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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Nascondersi dietro a un dito

Di quante cose le supermamme facciano in una giornata s'è già detto. Ma di quante cose facciano senza rendersene conto no. Per sperimentarlo basta che una delle suddette provveda a tagliarsi l'apice del pollice destro per arrivare a realizzare fino in fondo alcune nozioni fondamentali: - che quotidianamente compiono in sequenza rapida ed efficiente innumerevoli azioni senza esserne del tutto consapevoli - che si sono tagliate il dito proprio compiendo una di quelle azioni in non piena consapevolezza - che odiano dipendere dagli altri (e per altri qui si intenderanno gli amorevoli componenti familiari necessariamente disponibili a sostituire la mater familias nelle sue diverse funzioni) - che nella vita normale sono gli altri a dipendere da loro - che odiano osservare gli altri fare le cose che normalmente farebbero loro in tempi e modi diversi - che quindi sono un po' paranoiche e poco grate - che dovrebbero imparare ad apprezzare quello che loro stesse fanno normal

Nessuno si salva da solo - quasi una recensione

Non ne possono più di uscire dal cinema e sentirsi anormali nella loro normalità. Che poi tanto normalità non è, fatta di fatica quotidiana, di ricami, di aggiustamenti, di speranze e speranze tradite, di sogni e  sogni  più o meno realizzati, di  metaforici schiaffi in faccia, di quelli che fai fatica a rialzarti, di soddisfazioni e delusioni, progetti andati a monte, ridimensionati, realizzati e tanto altro. Al cinema invece ti continuano a spiattellare storie di famiglie che incontrano difficoltà (plausibile), hanno momenti di crisi profonda (altrettanto plausibile), arrivano di fronte al baratro (può essere) e poi, non si capisce bene come, intravedono una speranza di ritrovarsi ( benissimo, auspicabile). Ma? Ma a cosa si riaggrappano? E, soprattutto, a cosa si erano aggrappati prima? Quello che appare spesso in questo genere di film è che i due prima scopavano tantissimo, poi sempre meno, con un parallelo innalzarsi dei toni, degli insulti, delle recriminazioni. "Scopavan