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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Gesti osservati e condivisi

Un'altra occasione di incontro ed osservazione tra supermamme è la messa domenicale. Questa, lungi dall'essere momento di riflessione intimistica, contemplazione e tranquillità (per certi monaci o asceti lo può essere), diventa talvolta una sfida con le leggi della natura, altre volte un'occasione di osservazione e condivisione (e comunque il suo scopo forse non viene meno anche in tale occasione!). Nel primo caso la sfida alle leggi della natura consiste nel presentarsi in un'affollata comunità in cui la media anagrafica è tutt'altro che bassa, magari sfidando le intemperie, e dover far di tutto per contenere cuccioli poco più che neonati che sgambettano, vocalizzano, sbattono manine e piedini su tutto ciò che rimbomba (possibilmente nei momenti di silenzio), girovagano per le navate saltellando, mangiano crackers appositamente portati dai genitori per alleviare il momento di pena. In questa turbolenta situazione il sudore dei genitori intenti a contenere le loro c

Aspettando

Capita che le supermamme si ritrovino per qualche istante sole in automobile aspettando che i propri figli escano dal catechismo, la palestra, il doposcuola, la lezione di chissàcosa e che in quel frangente, stranamente sole, si ritrovino a pensare. A seconda dell’indole, del momento contingente, dell’orario le supermamme pensano le più diverse cose che variano dalle solite pressioni organizzative familiari ai problems solving in ambito lavorativo, alla necessità di una ceretta, all’urgenza di far quadrare il bilancio e non si sa come… Però capita anche che accanto alla propria auto, nella pioggerellina della sera tra le fastidiose luci riflesse sull’asfalto, dallo specchietto retrovisore vedano avvicinarsi due esseri strani. Sono un lui e una lei, sui vent’anni, lei con il gelato in mano, entrambi con berrettino proteggi umidità; saltellano, canticchiano, le loro voci si distinguono sempre più man mano che si avvicinano e si sente che scherzano (il gelato con la pioggia, poi!). Sbanda

Armonia

Certe volte le orecchie delle supermamme non riescono più a contenere pianti, risate, domande, racconti, chiamate, resoconti, ripetizioni di paragrafi su funghi-legno-cellule-fiabe-montagne-floreefaune-articoli-chat-cats ecc… e vorrebbero solo un quarto d’ora di silenzio in cui persino il rumore dei propri pensieri potrebbe infastidire. Altre volte le stesse, dapprima infastidite dall’ennesima chiamata dal fondo del corridoio a fine giornata, desidererebbero che il tempo si fermasse perché quella chiamata era solo per un po’ di coccole nel lettone “che è più morbido”. Quell’abbraccio tra loro, ergonomico, perfetto, di compenetrazione tra ogni mamma e la propria creatura le avvolge silenzioso. Le supermamme capiscono questa intima esigenza dei cuccioli perché è simile a quello che ciascuno si aspetterebbe a fine giornata, per “ritornare a casa”, sentirsi vivi, sentirsi amati, protetti, riscaldati e riappacificarsi con tutto. Per fortuna l’istinto dei bambini lo pretende. Perché gli adul

Pareti

Lontanissime dal pensare, come nella celeberrima canzone, che le pareti si trasformino in alberi, le supermamme riflettono però sulle stesse. Certo le guardano e vedono che sono da ritinteggiare, soprattutto in alcuni punti, dove scarpate, striscioni, colpi di matita colorata o pezzi di nastro adesivo le hanno gravemente compromesse. Certo altre volte procedono armate di pennelloni, giornali vecchi, tintura e quelle pareti le dipingono pure, azzardando anche colori vivaci e scoprendo un'energia inaspettata (oltre che dolori muscolari il giorno dopo e strane meches il giorno stesso). Certo a volte vorrebbero che quelle pareti fossero più spesse, imbottite, isolate acusticamente per non rischiare di venire arrestate dopo la denuncia dei vicini a seguito di urla disumane provenienti da ranocchietti in fasce, bambinetti in preda a crisi isterica davanti alle sottrazioni o adolescenti rivendicanti i loro diritti. Ma in uno strano ripiegamento interiore le supermamme vorrebbero che le pa