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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Delusione

Le supermamme a volte sono in preda alla delusione che racchiude in sé molto altro come la stanchezza, la paura, l’autostima, la voglia di riposo, l’incapacità di accontentarsi e rinunciare ad essere super supermamme. Alcune vanno a pilates per mantenere postura corretta e flessibilità, altre fanno ancora pesi ed esercizi nelle palestre superaccessoriate, altre fanno corsi di logopedia per imparare a respirare col diaframma e parlare senza sforzare gola, corde vocali, muscoli del collo e tempie, altre frequentano corsi di aggiornamento di informatica, nuove tecniche, primo soccorso, sicurezza sul lavoro, disturbi dell’attenzione, contabilità…, altre ancora si regalano avvicinandosi ai quarant’anni massaggi rilassanti e rassodanti che rassodano l’ego più che le natiche e rilassano meno, soprattutto quando vedono il portafoglio, alcune lavorano extra per pagare la baby sitter dei loro figli, altre frequentano un corso di training autogeno per imparare a rilassarsi e si mettono nelle mani

occhi di pasqua

Nell'era telematica a tutti, supermamme comprese, arrivano catene di ogni tipo sia via sms, sia via mail...un tempo chiamate catene di sant'antonio e puramente cartacee, ora raggiungono ogni angolo del mondo, promettono non solo soldi, ma fede, felicità, amicizia, sorrisi, talvolta miracoli. E le supermamme cestinano. Ma talvolta danno una sbirciata; e altre volte, complice la conoscenza del mittente, leggono addirittura. Così capita loro di ricevere auguri di ogni tipo, soprattutto sotto le feste. E a volte non possono fare a meno di fermarsi sulle parole che sono state destinate loro e a chissà quanti altri. Soprattutto se le parole invitano ad avere occhi di Pasqua, non intendendo di cioccolato fondente, nè di tagliatelle agli asparagi, fragole, colombe e neppure di torte pasqualine sbocconcellate con gli amici col tepore del sole e l'umidità dell'erba fuori porta. Ma occhi Pasqua capaci di andare e guardare oltre, oltre quello che il momento presente fa vivere e che

Gemma

Da sempre, da quando erano bambine, la primavera affascina le supermamme con tutto il mistero della rinascita, della crescita esplosiva, dei colori e degli odori che si fissano nella memoria e non la lasciano più. La maestra, poi, le portava in giardino a fare l'osservo e scrivo di raganelle, violette, occhi di madonna e gemme sugli alberi. Essa afforzava poi il concetto primaverile facendo studiare belle poesie sul tema i cui versi sarebbero venuti in aiuto alle supermamme nei momenti più disparati. Così loro non dimenticheranno mai quel "verde che spacca la scorza che pure stanotte non c'era/e tutto mi sa di miracolo" (Quasimodo?) e ad ogni primavera quell'immagine ritornerà e ritornerà. Se poi in una di quelle primavere nascerà una Gemma speciale che così, com'è naturale e incredibile allo stesso tempo, sbucherà fuori con il suo musino tondo e morbido e profumato di paradiso mentre un attimo prima era nel suo mondo di acqua e rumori lontani e nessuno la ved