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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

Taciturne chiacchierone

Sicuramente il carattere delle supermamme si differenzia molto a seconda della persona in oggetto, quella che sarà più espansiva, quella più chiusa, quella disposta a socializzare facilmente, quella maggiormente dedita a affari privati, quella desiderosa di condivisione, quella invece più predisposta a tenere tutto per sé… Accade però, in una strana alchimia, che anche le supermamme taciturne, o comunque riservate, socievoli, ma moderate si sentano per un giorno chiacchierone. Si vedono dall’alto, da un ipotetico google mum, e si accorgono che dalla parrucchiera, complice l’esiguo numero di avventrici, stranamente parlano con la signora che spunta loro le chiome come di solito non fanno, si esprimono in giudizi sui propri strani vicini di casa o sui propri sentimenti di fronte a casi della vita come mai era capitato di fare, solitamente chiuse in un silenzioso riserbo e in un affastellarsi di pensieri. Anche in cartoleria la gentile signora che fa il conto si lascia andare a confidenz

Spietate

Pensieri spietati: non ce la faremo mai, usciremo da questa situazione?, era meglio una volta, non siamo più gli stessi, il meglio è già alle nostre spalle… Giornate spietate: niente si incastra, tutto va a rotoli, oggetti cadono, lampadine si fulminano, il tempo manca, ci si sente inermi, ci si sente braccati… Figli spietati: preoccupano, angosciano, rinfacciano, vomitano di notte, brontolano di giorno, piangono di notte, ci svegliano di giorno (negli unici istanti di riposo rubati a tutto per chiedere se è giusta un’operazione o una frase), non mangiano, mangiano troppo, escono, stanno troppo in casa, pretendono affetto, rifiutano affetto… Mariti spietati: non capiscono, si adeguano, non propongono, si isolano, non comunicano, invecchiano dentro, criticano, non sostengono, fanno finta, non si sintonizzano, comprendono a fatica… Quelle volte in cui tutti questi pensieri assieme si affollano nella loro mente le supermamme si sentono spietate, soprattutto verso di sé.

Rimbalzi

Come strani fantastici atomi le supermamme inconsapevolmente formano molecole. Si uniscono e si dividono formando agglomerati che possano resistere alle difficoltà dell’esterno, o come batteri che si chiudono a spore per difesa dai nemici. Le supermamme che aiutano i loro figli più grandicelli nello studio delle materie scientifiche possono avere la loro mente influenzata da metafore simili, in cui percepiscono la realtà similmente alla materia visibile solo attraverso la lente di un microscopio. Ma è proprio così. Infatti quando una di loro si trova in difficoltà fisica o morale, a partire dal nucleo famigliare, le supermamme si uniscono, si supportano, si rafforzano a vicenda. Avviene uno strano fenomeno per cui il grumo di dolore vischioso che assale una di loro viene respinto da tutte assieme in una forma di solidarietà unica e rara. Si sosterrà a parole e con i gesti, si accudirà, si organizzeranno serate o diversivi, ci saranno telefonate, sms di attenzione, abbracci, compartecip

voltarsi indietro

Capita che inaspettatamente, per la defaillance di un amico o un parente, le supermamme vengano invitate al teatro per fare compagnia e per riempire il posto altrimenti vuoto e già pagato. Capita che le supermamme accettino senza indugi e riescano pure ad organizzare la serata già complicata a tempo record. Così in un lampo si riprogrammano, si docciano per sentirsi in ordine e profumate (al teatro ci sono sempre nuvole di profumo) si vestono un po’ più elegantemente del solito (anche se non tutte le supermamme dispongono di una serie così vasta “da teatro”; anche se il dress code del teatro, noteranno poi, non è più così rigido come si ricordavano) e dopo una cena al volo (i toast risolvono a meraviglia!) partono per la meta. Non sanno neppure cosa andranno a vedere ma il velluto rosso delle poltroncine, unito al tepore confortevole dell’ambiente, le accoglie morbidamente e le fa entrare subito in un’altra dimensione. Tralasciando il fatto che verso la fine un po’ di sonno le pervade