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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Evoluzioni musicali

Scendendo dal costo di Asiago, correndo verso l'ikea, scivolando lungo le colline marchigiane che portano dal Conero al mare, aspettandosi di vedere quel mare dietro alla prossima curva incastonato tra campi di grano appena arato, inerpicandosi per tornanti di montagna senza catene nè gomme termiche sotto una neve tanto magica quanto capace di impaurire, sfrecciando in un rettilineo anonimo autostradale reso umano solo da cespugli di oleandri o boschetti di eucalipti, attraversando morbidamente il centro dell'Italia chiedendosi se ci sia poi una terra più ricca e varia della loro, chiedendosi se quel brullo le affascina o le inquieta, desiderando che quel tunnel non sia così lungo, assaporando la magia di verdi distese riposanti... viaggiando insomma, le supermamme assieme agli altri abitanti dell'abitacolo ascoltano musica. Per passare il tempo, per cantare assieme, per sottolienare indelebilmente quello o quell'altro momento, quello o quell'altro paesaggio(si ved

Sorrisi

Se anche le vedete con il sorriso sulle labbra a volte le supermamme lo usano da corazza, per resistere, per andare avanti, per capire, per dare un senso. Alcune dormono a fianco del loro cucciolotto buttate sul letto di un ospedale e non vorrebbero essere lì affatto intristite e scomode e infreddolite, ma preferiscono essere lì, perchè si sentono accudite e un po' protette. Alcune sanno da sempre che la loro creatura avrà vita breve, ma non mollano mai, neppure quando si preannuncia davvero l'epilogo di quella brevità. Alcune faticano da sempre ad accettare l'idea di un figlio e non si sentono capaci di essere mamme, ma ugualmente si attaccano con le unghie alla vita se si tratta di proteggere i propri nati. Alcune faticano ad accettare la fatica della quotidianità. Alcune si preoccupano anche se non c'è da preoccuparsi, ma anche quella è preoccupazione. Alcune hanno paura di non riuscire a covare un altro cucciolo nel loro ventre caldo che le ha tradite. Alcune

Delirio

In preda ai fumi dell'influenza, con la febbre alta che non vuole andare giù, mentre si rigirano inutilmente nel letto, le supermamme (che talvolta anch'esse si ammalano!)hanno per la mente i più diversi pensieri, in ordine sparso, e un po' deliranti... -vorrebbero la mamma (febbre=mamma che accudisce, che mette la pezzetta fredda sulla fronte, che prepara la spremuta; ottimo surrogato si rivela spesso anche il marito, con l'unico difetto che deve andare a lavorare) - si chiedono come le occhiaie sotto gli occhi possano essere di quel viola - si sentono in colpa per essersi ammalate, come se tutta la stanchezza e la frustrazione del giorno prima non avessero che attirato quell'unico virus che girava attorno - rielaborano i dati della prova "dell'asciugamano caduto" o del "rotolo di carta igienica finito", ovvero si rendono conto che la loro presenza risulta senz'altro indispensabile per raccogliere un asciugamanino da bidet caduto a t