Si accorgono che il profumo della primavera che scoppia è sempre lo stesso, ma il profumo delle proprie creature no, non sa più di latte e caramello, ma di mistero e gloss e questa non-coincidenza di fattori le spiazza.
Si accorgono che tutta quella sfilza di grucce misura mini giace nell'armadio e occupa posto e ormai non serve più e le infilano tutte in una sporta e si chiedono da quando un abitino svolazzante non le vestiva rendendole utili.
Si accorgono di essere stanche e nervose quando è ormai troppo tardi, quando ormai hanno urlato una parola di troppo o si sono lasciate infastidire da particolari fino a prima insignificanti.
Si accorgono che le nonne hanno sempre più pazienza di loro e per un istante desiderano essere già a quel punto dell'esistenza in cui anche loro saranno guardate solo come super e pazienti, e fantasiose, e dispensatrici di parole e suggerimenti giusti.
Si accorgono che i loro pensieri si avvolgono e le avvolgono in una scala a chiocciola che scende e anzichè portarle alla sede della pace interiore le avviluppa come una fastidiosa e sterile edera.
Si accorgono che anni e anni prima quest'aria di tiepido sole e erba tagliata da poco era la loro, fatta di futuro e ideali, e che oggi lo stato delle cose a volte le fa tremare e temere, senza sapere poi per cosa.
Si accorgono che quei figli grandi e piccoli le hanno cambiate e le riempiono nella testa, nel cuore e nella pelle, e vorrebbero essere sempre all'altezza di tutto.
Si accorgono che dopo una giornata intensa e stancante hanno sempre mal di testa e si chiedono se non sia davvero un segno dell'età che avanza, il male e il pensare che sia l'età!
Quando le supermamme si accorgono di pensare a tutto ciò con una punta di malinconia di troppo capiscono che è ora di fermarsi, di non tirare la corda, di prendersi una pausa. Ma da cosa?
Si accorgono che tutta quella sfilza di grucce misura mini giace nell'armadio e occupa posto e ormai non serve più e le infilano tutte in una sporta e si chiedono da quando un abitino svolazzante non le vestiva rendendole utili.
Si accorgono di essere stanche e nervose quando è ormai troppo tardi, quando ormai hanno urlato una parola di troppo o si sono lasciate infastidire da particolari fino a prima insignificanti.
Si accorgono che le nonne hanno sempre più pazienza di loro e per un istante desiderano essere già a quel punto dell'esistenza in cui anche loro saranno guardate solo come super e pazienti, e fantasiose, e dispensatrici di parole e suggerimenti giusti.
Si accorgono che i loro pensieri si avvolgono e le avvolgono in una scala a chiocciola che scende e anzichè portarle alla sede della pace interiore le avviluppa come una fastidiosa e sterile edera.
Si accorgono che anni e anni prima quest'aria di tiepido sole e erba tagliata da poco era la loro, fatta di futuro e ideali, e che oggi lo stato delle cose a volte le fa tremare e temere, senza sapere poi per cosa.
Si accorgono che quei figli grandi e piccoli le hanno cambiate e le riempiono nella testa, nel cuore e nella pelle, e vorrebbero essere sempre all'altezza di tutto.
Si accorgono che dopo una giornata intensa e stancante hanno sempre mal di testa e si chiedono se non sia davvero un segno dell'età che avanza, il male e il pensare che sia l'età!
Quando le supermamme si accorgono di pensare a tutto ciò con una punta di malinconia di troppo capiscono che è ora di fermarsi, di non tirare la corda, di prendersi una pausa. Ma da cosa?
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