Passa ai contenuti principali

Insostenibile

Non è sostenibile che entrino nel liceo dove hanno studiato trent'anni fa, per la prima volta da allora, come mamme. Non è sostenibile che vadano a ricevimento, per sentire news sui figli, proprio dai loro professori, in una strana deformazione dei ruoli da giostra degli specchi, in cui non sanno se a predominare sia la lontananza da quei tempi o la sensazione che sia passato un soffio.
Non è possibile che tutto sia così uguale e così diverso. Che le porte laccate grigio trasudino ancora quel topastro colore sotto le nuove sgargianti e posticce laccature. Che i libri dietro le grate della biblioteca siano probabilmente gli stessi mai consultati già da loro anni addietro. Che la prof. di filosofia incuta ancora quella sottile soggezione dietro il sorriso tirato e sia permeata dalla stessa aria di stronzaggine di quando faceva sentire insignificanti e sbagliati i suoi alunni e anche loro. E chissà se gli archivi conservano ancora quei filmati sull'Adige o la tragedia greca, rigorosamente tutto in bianco e nero, che propinavano durante le ore di supplenza!
Non è sostenibile accorgersi che quei ragazzotti durante l'intervallo le riconoscano come mamme di altri ragazzotti e non come coetanee durante l'intervallo.
E' leggermente sadico, però,  e in parte rassicurante, pensare che chi si sentirà più demodè al colloquio non saranno loro, le supermamme, ma i vecchi professori.Con aria esterefatta sorrideranno e diranno: "Sembra impossibile!".

Commenti

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

Riprese

La ripresa della scuola è un momento di passaggio nelle case di tutte le supermamme. Come qualcuno giustamente ha detto è settembre il vero mese che segna il passaggio dell'anno, nelle varie attività esterne ma anche dentro, nelle sensazioni ed emozioni. I pargoli ricominciano nelle varie cose da pargoli e le supermamme li seguono a ruota nelle varie cose da supermamme che seguono i pargoli. Non è un momento brutto, è semplicemente un momento di passaggio, di ripresa, di riprogrammazione, propositi, idee e lubrificazione degli ingranaggi. Ed è facile ripiegarsi sull'estate ormai sgocciolante e proiettarsi sull'autunno imminente. L'estate agli sgoccioli con le sue peculiarità: dormire fino a tardi il mattino, allungare le giornate in refrigeranti dopo cena, passare tempo in compagnia di amici, annoiarsi da soli nelle città svuotate, fare i vacanzieri al nord al sud al centro, in barche, aerei, automobili o biciclette, a lungo o in toccate e fuga,  leggere leggere e le...

A dura prova

Quando i pargoletti hanno pochi mesi di vita, o l’anno raggiunto a malapena, e quando magari i pargoletti sono due o più e vicini, da accudire in ogni cosa ovvero soffiare nasi, pulire culetti, imboccare pappe, rimboccare coperte, dissetare gole, ninnare corpicini, misurare temperature, … pensano che non ce la faranno mai. Non sempre, ma in certe giornate si sentono davvero immerse, impantanate, invischiate in un qui ed ora destinato a diventare eterno, senza soluzione di continuità, senza che ci sia più spazio alcuno per loro stesse. Poi l’evoluzione va da sé  e, a mano a mano che il tempo passa, quelle fatiche immani si allentano, si attenuano, si modificano. La fatica da fisica diviene psicologica. Da muscolare a cerebrale, fitta di domande, interrogativi, spiegazioni, compromessi, autonomie e ritorni alla gonnella della mamma. Codine, treccine, capelli sciolti, capelli corti, capelli arricciati, capelli con strani artifici: come le capigliature delle bambine anche quelle vit...