Per abitudine, scherzo o luogo comune, le supermamme si siedono da un lato assieme alle altre supermamme, e i loro mariti all'altro capo del tavolo.
Per abitudine, scherzo, luogo comune o mezza verità i due gruppi chiacchierano di cose diverse, si appassionano da un lato di tecnologia e tasse, dall'altro di tecnologia culinaria e tosse; da un lato di partite e geometrie vincenti in campo, dall'altro di corse (le loro) e incastri geometrici quotidiani...
Per abitudine, scherzo o mezza verità ci si prende in giro a vicenda e si stendono lunghe liste di difetti pronti ad apparire da dietro l'angolo ad ogni pie' sospinto (a dire il vero le supermamme fanno le liste di difetti e i loro compagni ignorano, per loro caratteristica maschile e per necessità di sopravvivenza, le liste, i difetti e le richieste di correzione dei difetti): potresti... tornare prima, non alzare i gomiti quando mangi, buttare la biancheria sporca in bagno nella cesta, tornare dalla spesa senza aver sbagliato o dimenticato o non trovato il 50% delle cose in elenco, pensare tu qualche volta a quella cosa, ricordare quello che ti è appena stato detto/chiesto/sollecitato/ordinato/... ciascuna supermamma potrà aggiungere ad un simile elenco miriadi di elementi di tipo diverso.
Eppure questo è il gioco delle parti, questa è la scorza che per gioco, scherzo, abitudine o ritrosia si intende mostrare. Ma le supermamme fortunate non dimenticano che accanto a loro c'è un consorte, un uomo, cioè, che ne condivide la sorte, un compagno che ogni giorno condivide con loro il "pane", sia questo troppo insipido o troppo salato, o duro, o poco, o non previsto, o difficile da digerire, o pieno di sorprese.
Anche se non sembra, loro apprezzano quella presenza costante, capace di sollevarle, di asciugare le lacrime, di ascoltare in silenzio (a volte troppo silenzio!), di mettersi in discussione, di cercare assieme altre vie, di riprovarci, di sacrificarsi, di cambiare prospettiva.
Quelli sono i papà dei loro figli, che si sono messi in gioco sin da subito, da quando hanno deciso che potevano aiutarle a cambiare pannolini, o a mettere su una frittata, anche se nessuno gliel'aveva mai insegnato, anche se i loro padri non l'avevano mai fatto.
Sono papà e compagni a cui loro, le supermamme invincibili, non saprebbero mai rinunciare, anche se, per favore, non ditelo troppo forte che sennò quei gomiti alzati non si abbasseranno più!
Per abitudine, scherzo, luogo comune o mezza verità i due gruppi chiacchierano di cose diverse, si appassionano da un lato di tecnologia e tasse, dall'altro di tecnologia culinaria e tosse; da un lato di partite e geometrie vincenti in campo, dall'altro di corse (le loro) e incastri geometrici quotidiani...
Per abitudine, scherzo o mezza verità ci si prende in giro a vicenda e si stendono lunghe liste di difetti pronti ad apparire da dietro l'angolo ad ogni pie' sospinto (a dire il vero le supermamme fanno le liste di difetti e i loro compagni ignorano, per loro caratteristica maschile e per necessità di sopravvivenza, le liste, i difetti e le richieste di correzione dei difetti): potresti... tornare prima, non alzare i gomiti quando mangi, buttare la biancheria sporca in bagno nella cesta, tornare dalla spesa senza aver sbagliato o dimenticato o non trovato il 50% delle cose in elenco, pensare tu qualche volta a quella cosa, ricordare quello che ti è appena stato detto/chiesto/sollecitato/ordinato/... ciascuna supermamma potrà aggiungere ad un simile elenco miriadi di elementi di tipo diverso.
Eppure questo è il gioco delle parti, questa è la scorza che per gioco, scherzo, abitudine o ritrosia si intende mostrare. Ma le supermamme fortunate non dimenticano che accanto a loro c'è un consorte, un uomo, cioè, che ne condivide la sorte, un compagno che ogni giorno condivide con loro il "pane", sia questo troppo insipido o troppo salato, o duro, o poco, o non previsto, o difficile da digerire, o pieno di sorprese.
Anche se non sembra, loro apprezzano quella presenza costante, capace di sollevarle, di asciugare le lacrime, di ascoltare in silenzio (a volte troppo silenzio!), di mettersi in discussione, di cercare assieme altre vie, di riprovarci, di sacrificarsi, di cambiare prospettiva.
Quelli sono i papà dei loro figli, che si sono messi in gioco sin da subito, da quando hanno deciso che potevano aiutarle a cambiare pannolini, o a mettere su una frittata, anche se nessuno gliel'aveva mai insegnato, anche se i loro padri non l'avevano mai fatto.
Sono papà e compagni a cui loro, le supermamme invincibili, non saprebbero mai rinunciare, anche se, per favore, non ditelo troppo forte che sennò quei gomiti alzati non si abbasseranno più!
Dopo un simile post con quei gomiti alzati potrei anche provare volare... insieme a te ovviamente
RispondiEliminache bella coppia siete!...e che bella famiglia!
RispondiEliminaSelene