Da quando inizano la loro vita sociale i cuccioli cominciano a portare a casa, in occasione delle varie festività, manufatti di tutte le specie e le fogge: cravatte segnalibro, pulcini di ogni ordine e grado, foto giganti o mini che tappezzano portapenne o portamestoli, mollette da bucato di legno trasformate ora in capanna da presepe ora in sottopentola (con vago sospetto che le suddette mollette esistano in commercio solo a tale scopo), creazioni in das, vernidas, rigorosamente incelofanate in apposito sacchetto trasparente con fiocco arricciolato in genere difficile da togliere (anche sull'esistenza di questi sacchetti si nutrono dubbi e ne sono esperte solo le maestre), letterine tagliate con le forbici a zig zag e contenenti poesie strappalacrime...
Le supermamme accolgono sempre con sorrisi e entusiastiche frasi di compiacimento tali creazioni altrimenti dette "lavoretti", talvolta si commuovono anche, soprattutto quando l'apporto personale del piccolo è inversamente propozionale a quello delle maestre.
Eppure sorge spesso un problema: dove archiviare l'enorme quantità di tali oggetti prodottasi negli anni, circostanza dopo circostanza, figlio dopo figlio, anno dopo anno. Spesso rimangono in bella vista in casa, nell'ingresso, in cucina, sulla mensola dello studio; ad accogliere le supermamme saranno ora papere dai mille colori auguranti "buona Pasqua", ora rami di pesco con cartiglio dedicato alla mamma, ora nidi di trucioli legnosi ad accogliere pulcini, coniglietti o bambinelli....
Ma poi? Alcuni finiscono nella carta, quando l'evento è passato da mesi e il pargolo è sufficientemente distratto, altri finiscono nello sgabuzzino, altri vengono archiviati a futura memoria assieme a qualche lacrimuccia dei genitori, altri ancora "casualmente" non vengono mai esposti, non se ne trova la giusta collocazione; altri infine restano lì, come parte di quella casa, non vengono più messi in discussione, ingialliscono, sbiadiscono, si increspano, prendono i fumi della cucina o il vapore della doccia. Ma nessuno ne mette più in discussione l'esistenza.
Anzi, quando ormai sarà arrivato il momento in cui nessuno dei propri pargoli sarà più in età da "lavoretti", una sottile nostalgia pervaderà gli animi delle supermamme che adoreranno quei reperti un po' vintage e non avranno più il coraggio di staccare dal muro un musetto che spunta da un cuore di cartoncino su cui sta scritto "ti voglio bene mamma" e neppure l'impronta rosa di una manina nel das, a testimonianza di quanto piccola possa essere una mano e di quanto ancora la vogliano stringere forte, anche se quasi quasi supera la loro!
Le supermamme accolgono sempre con sorrisi e entusiastiche frasi di compiacimento tali creazioni altrimenti dette "lavoretti", talvolta si commuovono anche, soprattutto quando l'apporto personale del piccolo è inversamente propozionale a quello delle maestre.
Eppure sorge spesso un problema: dove archiviare l'enorme quantità di tali oggetti prodottasi negli anni, circostanza dopo circostanza, figlio dopo figlio, anno dopo anno. Spesso rimangono in bella vista in casa, nell'ingresso, in cucina, sulla mensola dello studio; ad accogliere le supermamme saranno ora papere dai mille colori auguranti "buona Pasqua", ora rami di pesco con cartiglio dedicato alla mamma, ora nidi di trucioli legnosi ad accogliere pulcini, coniglietti o bambinelli....
Ma poi? Alcuni finiscono nella carta, quando l'evento è passato da mesi e il pargolo è sufficientemente distratto, altri finiscono nello sgabuzzino, altri vengono archiviati a futura memoria assieme a qualche lacrimuccia dei genitori, altri ancora "casualmente" non vengono mai esposti, non se ne trova la giusta collocazione; altri infine restano lì, come parte di quella casa, non vengono più messi in discussione, ingialliscono, sbiadiscono, si increspano, prendono i fumi della cucina o il vapore della doccia. Ma nessuno ne mette più in discussione l'esistenza.
Anzi, quando ormai sarà arrivato il momento in cui nessuno dei propri pargoli sarà più in età da "lavoretti", una sottile nostalgia pervaderà gli animi delle supermamme che adoreranno quei reperti un po' vintage e non avranno più il coraggio di staccare dal muro un musetto che spunta da un cuore di cartoncino su cui sta scritto "ti voglio bene mamma" e neppure l'impronta rosa di una manina nel das, a testimonianza di quanto piccola possa essere una mano e di quanto ancora la vogliano stringere forte, anche se quasi quasi supera la loro!
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