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Femmine

Visto che la cronaca riporta violentemente la parola "femmina" unita all'altra orribile "omicidio" a coniare il neologismo (?) femminicidio, le supermamme tremano.
Perché loro sono donne e ne vanno anche fiere.
Perché l'essere donne non ha mai costituito un limite nel loro immaginario interiore.
Perché sono convinte intimamente del loro valore, né più né meno di quello maschile.
Certo nei loro diversi percorsi possono essere state sminuite da qualcuno per il loro genere.
Certo quando hanno partorito una o due o tre figlie femmine qualcuno si è avvicinato mesto consolandole: "Be', l'importante è la salute".
Certo sanno che al mondo le differenze pressano, premono, spremono e di strada ce n'è ancora da fare.
Ma loro tremano perché pensano al futuro delle loro femmine, di quelle loro signorinette di cui sono orgogliose, siano esse ancora minuscole o grandicelle, .
E non vogliono sentirsi dire da una di loro "non mi fidanzerò mai fino a quando non sarò grandissima perché ho paura"; né che il mondo le spaventa troppo.
E se non riescono a nascondere loro quello che sgomenta più o meno tutti, quell'orrore che non è neppure pensabile e che quando se ne parla lo si fa da lontano (per fortuna), mettendo un filtro, una protezione, perché non si riescono a trovare le parole; se non riescono a nascondere tutto ciò perché se ne parla ovunque, almeno vogliono riuscire a convincerle che il mondo non è tutto così, che imparando a pensare e ad amare il mondo lo si cambierà, che loro sono destinate ad un percorso d'amore, quello che ognuno si merita.
E così il mattino, alzano le tapparelle e le svegliano con un bacino lieve, ancora sono tiepidamente avvolte nelle coperte e nei sogni; e mentre danno loro quel bacino morbido proprio lì, nell'incavo del collo tra viso e spalle, in quel punto così indifeso e tenero, si augurano con tutta la forza e la rabbia che hanno dentro che le loro figlie, femmine, nella loro vita trovino qualcuno che le ami, le protegga, le rispetti e il mattino le svegli con dolcezza con un tenero bacio, mentre ancora sonnecchiano inermi, proprio come adesso, proprio come ciascuna bambina si deve aspettare.

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