Passa ai contenuti principali

Felicità

Si cercano scampoli di felicità  un po' ovunque e si pensa ci siano luoghi, o tempi, o momenti in cui sia più facile trovarla.
Si rincorre sovente l'idea che essa si rintani nel passato, quando "tutto andava meglio".
O nel futuro, quando faremo quel viaggio, arriverà quell'amico, avremo quei soldi.
Si immagina che essa si manifesti in un campo di lavanda odorosa di miele ondeggiante alla brezza d'estate, in una cenetta a lume di candela, in una gita fuori porta con gli amici, nell'immergersi in acque sorprendentemente cristalline, davanti a un camino, al caldo dopo un acquazzone, in una partita a carte dopocena, di fronte alla luna gialla e grande, aspettando anche stelle cadenti, nel rinnovato abbraccio tra chi non si vede da tempo...
Ma le supermamme sanno anche che a volte possono essere sorprese da attimi quasi perfetti di felicità,  che sono tali forse proprio perché non li avevano messi in conto, programmati, immaginati, desiderati, sperati intensamente.
Si possono ritrovare ad esempio a dormire con pargoli e compagni in un sottotetto di montagna, quasi stritolati in poco più di quattro metri quadrati, in una sorta di accampamento familiare. E magari aprire per un attimo la finestra e guardare i cielo freddo e stellato e respirare aria frizzante. E magari non smettere più di ridere per battute stupide. E magari sentirsi dire "mamma chiacchieriamo tanto come ai campi scuola?". E magari avere voglia di farlo davvero. E sentirsi per un istante piene e felici.   

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

Riprese

La ripresa della scuola è un momento di passaggio nelle case di tutte le supermamme. Come qualcuno giustamente ha detto è settembre il vero mese che segna il passaggio dell'anno, nelle varie attività esterne ma anche dentro, nelle sensazioni ed emozioni. I pargoli ricominciano nelle varie cose da pargoli e le supermamme li seguono a ruota nelle varie cose da supermamme che seguono i pargoli. Non è un momento brutto, è semplicemente un momento di passaggio, di ripresa, di riprogrammazione, propositi, idee e lubrificazione degli ingranaggi. Ed è facile ripiegarsi sull'estate ormai sgocciolante e proiettarsi sull'autunno imminente. L'estate agli sgoccioli con le sue peculiarità: dormire fino a tardi il mattino, allungare le giornate in refrigeranti dopo cena, passare tempo in compagnia di amici, annoiarsi da soli nelle città svuotate, fare i vacanzieri al nord al sud al centro, in barche, aerei, automobili o biciclette, a lungo o in toccate e fuga,  leggere leggere e le...

A dura prova

Quando i pargoletti hanno pochi mesi di vita, o l’anno raggiunto a malapena, e quando magari i pargoletti sono due o più e vicini, da accudire in ogni cosa ovvero soffiare nasi, pulire culetti, imboccare pappe, rimboccare coperte, dissetare gole, ninnare corpicini, misurare temperature, … pensano che non ce la faranno mai. Non sempre, ma in certe giornate si sentono davvero immerse, impantanate, invischiate in un qui ed ora destinato a diventare eterno, senza soluzione di continuità, senza che ci sia più spazio alcuno per loro stesse. Poi l’evoluzione va da sé  e, a mano a mano che il tempo passa, quelle fatiche immani si allentano, si attenuano, si modificano. La fatica da fisica diviene psicologica. Da muscolare a cerebrale, fitta di domande, interrogativi, spiegazioni, compromessi, autonomie e ritorni alla gonnella della mamma. Codine, treccine, capelli sciolti, capelli corti, capelli arricciati, capelli con strani artifici: come le capigliature delle bambine anche quelle vit...