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inutilissime nostalgie

Ci sono certi mesi che passano per lo più inosservati alle supermamme, forse per la quasi assenza di colori, di luci speciali e per l'ottundimento nebbioso che fa propendere al letargo.
Maggio no.
Maggio è troppo pieno di profumi attiranti, di corse in bicicletta rispolverata dopo l'inverno, di cinguettii e fruscii, di maniche corte e aria sulla pelle, di luce lunga e tiepida, che le supermamme non possono fare a meno di ripiegarsi in tutto quello che questo mese riporta con sè...
il sorriso biancamente perfetto di quel ragazzo che faceva battere il loro cuore;
il gelsomino davanti a cui veniva immortalato un frugoletto di sei mesi in braccio al suo papà;
la festa sotto il glicine dell'asilo e le nuove conoscenze che diventeranno vere amicizie;
le crostatine crema e fragola ai vari compleanni;
il fioretto all'aperto dopo cena e il capire che le vacanze erano vicine;
il primo appuntamento con la lingua secca e il batticuore e le zanzare;
le partite a nascondino finiti i compiti in mezzo alle rose fatte con la talea della bisnonna;
una passeggiata lungo la passerella al mare con due bambine piccole a manina;
il bacio più lungo della storia;
le prove di danza con le porte della palestra aperte e i piumini che entravano;
le passeggiate attorno a casa con il passeggino tornate dal lavoro;
tutto questo è davvero passato così troppo in fretta perchè le supermamme riescano a non crogiolarsi nella stupidissima inutile nostalgia che maggio porta con sè.

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Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una

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Le foto sono tremende. Hanno un potere enorme: fissano attimi e te li sbattono inaspettatamente in faccia investendoti di ondate di nostalgia o commozione o di senso-del-tempo-che-passa (e troppo in fretta). Qualcuno è puntualmente ritratto mentre mangia, con la bocca piena e storta, qualcun altro in pose poco credibili, qualcun altro fa invidia a tutti per la sua fotogenicità, ad altri ancora viene messo in evidenza il nasone o il ciuffo storto, o le occhiaie troppo marcate. Spesso non ci si piace e quello che voleva essere un bel ricordo diviene spesso occasione per rimbrotti o risate collettive. Nelle case di tutte le supermamme girano foto di ogni tipo: chi le classifica ordinandole cronologicamente commentando ogni immagine; chi le tiene alla rinfusa in scatole da scarpe, con finta noncuranza; chi le conserva ancora nei vecchi portafoto anni Settanta dai colori arancione o verde sgargiante; chi le digitalizza, le stampa, le ingrandisce, le regala, le riproduce periodicamente per

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Una pratica assai diffusa tra le supermamme, un po' per necessità, un po' per attitudine, è quello di ottimizzare. Il tre per due l'hanno inventato loro: nel tempo in cui normalmente le persone normali fanno due cose, loro ne fanno minimo tre. Tralasciando i risvolti negativi riscontrabili in siffatte pratiche, ci si potrà concentrare su un esempio significativo: lavarsi i denti. Mentre spazzolano energicamente denti e gengive prima di coricarsi esse non riescono a stare ferme e minimo minimo controllano lo status di sopracciglia cespugliose, ricrescita o fili bianchi, rughe incipienti. Altre volte si aggirano per il bagno (non è forse da cambiare il rotolo della cart'igienica? non sono forse ancora sparse le mutande dei loro adorati conviventi?); o, se il lavaggio si protrae, addirittura per la casa (spostano oggetti riposizionandoli nella sede esatta, cercano sotto il lavello l'anticalcare per il portaspazzolini, annotano sul post it , con la mano sinistra, quel