Ogni cucciolo di ogni razza e specie riconosce ad occhi chiusi la propria mamma, annusandola.
Quello che per la gente normale è un qualunque odore, talvolta eccessivo, altre volte sgradevole, altre ancora pressochè inesistente, per loro è l'odore primo, quello di casa, della protezione, dell'abbraccio caldo e avvolgente.
Così i cuccioli di ogni taglia ed età affondano i loro musi in acido odore di latte dolciastro e ferroso, in vestiti impregnati di tabacco, in profumi esageratamente dolci e finti, in residui di cipolla-aglio-fritto, in lievi nuvole borotalcate, in primaverile aria di bucato o in invernale ricordo di camino e legna bruciata, in tracce di agitazione, stanchezza e sudore, in odore di crema per le mani, deodorante delicato, deodorante pungente, in vestiti messi all'aria non a sufficienza, in abiti di naftalina, lavanda protettiva, arancia e cannella bruciate sul fuoco, in acre e pungente misto di hennè e deserto, in appicciocose lacche per capelli, rossetto e caramelle alla menta, in chewing gum a nascondere la sigaretta, in odori di stoffe o capelli puliti, o vento e sole e sale.
Agli altri non interessa o infastidisce o piace quell'odore, ma non è importante; sono le supermamme ad averlo, ciascuna impercettibilmente il proprio, ed è come un porto sicuro in cui tuffarsi a sera, quando si vuole tranquillità.
Quello che per la gente normale è un qualunque odore, talvolta eccessivo, altre volte sgradevole, altre ancora pressochè inesistente, per loro è l'odore primo, quello di casa, della protezione, dell'abbraccio caldo e avvolgente.
Così i cuccioli di ogni taglia ed età affondano i loro musi in acido odore di latte dolciastro e ferroso, in vestiti impregnati di tabacco, in profumi esageratamente dolci e finti, in residui di cipolla-aglio-fritto, in lievi nuvole borotalcate, in primaverile aria di bucato o in invernale ricordo di camino e legna bruciata, in tracce di agitazione, stanchezza e sudore, in odore di crema per le mani, deodorante delicato, deodorante pungente, in vestiti messi all'aria non a sufficienza, in abiti di naftalina, lavanda protettiva, arancia e cannella bruciate sul fuoco, in acre e pungente misto di hennè e deserto, in appicciocose lacche per capelli, rossetto e caramelle alla menta, in chewing gum a nascondere la sigaretta, in odori di stoffe o capelli puliti, o vento e sole e sale.
Agli altri non interessa o infastidisce o piace quell'odore, ma non è importante; sono le supermamme ad averlo, ciascuna impercettibilmente il proprio, ed è come un porto sicuro in cui tuffarsi a sera, quando si vuole tranquillità.
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