Quanto allo smussamento dell’intimità delle supermamme un’altra questione può essere indicativa del fenomeno. Si tratta dell’intimità tra le supermamme e i loro compagni. Se il bambino è un infante spesso appartiene alla tipologia infante-suora/prete che inizia a vagire poco dopo che sono iniziate le danze amorose e interrompe bruscamente ogni velleità di recuperare l’atmosfera ante quam; oppure si sveglia matematicamente un istante dopo l’inizio del rilassamento dei due “lottatori”. L’infante tuttavia è ancora incapace di intendere e di volere e addirittura può soggiornare nella stessa stanza dei suoi genitori non creando particolari problemi.
Diversamente si verifica quando il bambino cresce e le sue capacità logico-deduttive diventano pericolose. Allora c’è chi conta sul pesante sonno dei bambini, chi rigorosamente si chiude a chiave (con relativa scusa prontamente preparata in caso di tentativo di forzatura della porta), chi minimizza gli approcci, chi invece rischia e conduce tutto l’incontro con orecchie tese ad ogni piccolo rumore sospiro o passo, chi si ritrova il mattino seguente con camicia da notte rovescia a causa di una repentina necessità di rivestirsi nel buio e accogliere nella propria alcova un cucciolo assonnato con il più ingenuo “Che c’è amore? Mi hai svegliato…”, chi, ridotto in un mini alloggio vacanziero assieme agli altri componenti della famiglia, è costretto ad azzerare fruscii di lenzuola, respiri, movimenti in un difficilissimo pas de deux.
Le supermamme anche in tali situazioni quindi si ritrovano costrette, assieme ai loro partners, ad accettare un brusco ridimensionamento del loro livello di intimità.
Utili ad ovviare parzialmente l’inconveniente, oltre a romantici week end che difficilmente le supermamme si possono permettere per ovvi motivi, possono essere il catechismo pomeridiano dei cuccioli, l’ingresso al lavoro flessibile, un’improvvisa serata con i cuccioli ospiti dai nonni (spesso però il calo di tensione provoca anche forti mal di testa), giornate intere fuori casa a stancare bene la prole ed assicurarne un sonno profondo. Sonno profondo che rischierà di colpire, però, anche le supermamme e i loro mariti, come spesso accade quasi tutte le sere. Motivo per cui la forte riduzione dell’intimità a volte non è neppure avvertita.
Diversamente si verifica quando il bambino cresce e le sue capacità logico-deduttive diventano pericolose. Allora c’è chi conta sul pesante sonno dei bambini, chi rigorosamente si chiude a chiave (con relativa scusa prontamente preparata in caso di tentativo di forzatura della porta), chi minimizza gli approcci, chi invece rischia e conduce tutto l’incontro con orecchie tese ad ogni piccolo rumore sospiro o passo, chi si ritrova il mattino seguente con camicia da notte rovescia a causa di una repentina necessità di rivestirsi nel buio e accogliere nella propria alcova un cucciolo assonnato con il più ingenuo “Che c’è amore? Mi hai svegliato…”, chi, ridotto in un mini alloggio vacanziero assieme agli altri componenti della famiglia, è costretto ad azzerare fruscii di lenzuola, respiri, movimenti in un difficilissimo pas de deux.
Le supermamme anche in tali situazioni quindi si ritrovano costrette, assieme ai loro partners, ad accettare un brusco ridimensionamento del loro livello di intimità.
Utili ad ovviare parzialmente l’inconveniente, oltre a romantici week end che difficilmente le supermamme si possono permettere per ovvi motivi, possono essere il catechismo pomeridiano dei cuccioli, l’ingresso al lavoro flessibile, un’improvvisa serata con i cuccioli ospiti dai nonni (spesso però il calo di tensione provoca anche forti mal di testa), giornate intere fuori casa a stancare bene la prole ed assicurarne un sonno profondo. Sonno profondo che rischierà di colpire, però, anche le supermamme e i loro mariti, come spesso accade quasi tutte le sere. Motivo per cui la forte riduzione dell’intimità a volte non è neppure avvertita.
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