Passa ai contenuti principali

Intimità (2)

Quanto allo smussamento dell’intimità delle supermamme un’altra questione può essere indicativa del fenomeno. Si tratta dell’intimità tra le supermamme e i loro compagni. Se il bambino è un infante spesso appartiene alla tipologia infante-suora/prete che inizia a vagire poco dopo che sono iniziate le danze amorose e interrompe bruscamente ogni velleità di recuperare l’atmosfera ante quam; oppure si sveglia matematicamente un istante dopo l’inizio del rilassamento dei due “lottatori”. L’infante tuttavia è ancora incapace di intendere e di volere e addirittura può soggiornare nella stessa stanza dei suoi genitori non creando particolari problemi.
Diversamente si verifica quando il bambino cresce e le sue capacità logico-deduttive diventano pericolose. Allora c’è chi conta sul pesante sonno dei bambini, chi rigorosamente si chiude a chiave (con relativa scusa prontamente preparata in caso di tentativo di forzatura della porta), chi minimizza gli approcci, chi invece rischia e conduce tutto l’incontro con orecchie tese ad ogni piccolo rumore sospiro o passo, chi si ritrova il mattino seguente con camicia da notte rovescia a causa di una repentina necessità di rivestirsi nel buio e accogliere nella propria alcova un cucciolo assonnato con il più ingenuo “Che c’è amore? Mi hai svegliato…”, chi, ridotto in un mini alloggio vacanziero assieme agli altri componenti della famiglia, è costretto ad azzerare fruscii di lenzuola, respiri, movimenti in un difficilissimo pas de deux.
Le supermamme anche in tali situazioni quindi si ritrovano costrette, assieme ai loro partners, ad accettare un brusco ridimensionamento del loro livello di intimità.
Utili ad ovviare parzialmente l’inconveniente, oltre a romantici week end che difficilmente le supermamme si possono permettere per ovvi motivi, possono essere il catechismo pomeridiano dei cuccioli, l’ingresso al lavoro flessibile, un’improvvisa serata con i cuccioli ospiti dai nonni (spesso però il calo di tensione provoca anche forti mal di testa), giornate intere fuori casa a stancare bene la prole ed assicurarne un sonno profondo. Sonno profondo che rischierà di colpire, però, anche le supermamme e i loro mariti, come spesso accade quasi tutte le sere. Motivo per cui la forte riduzione dell’intimità a volte non è neppure avvertita.

Commenti

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

Riprese

La ripresa della scuola è un momento di passaggio nelle case di tutte le supermamme. Come qualcuno giustamente ha detto è settembre il vero mese che segna il passaggio dell'anno, nelle varie attività esterne ma anche dentro, nelle sensazioni ed emozioni. I pargoli ricominciano nelle varie cose da pargoli e le supermamme li seguono a ruota nelle varie cose da supermamme che seguono i pargoli. Non è un momento brutto, è semplicemente un momento di passaggio, di ripresa, di riprogrammazione, propositi, idee e lubrificazione degli ingranaggi. Ed è facile ripiegarsi sull'estate ormai sgocciolante e proiettarsi sull'autunno imminente. L'estate agli sgoccioli con le sue peculiarità: dormire fino a tardi il mattino, allungare le giornate in refrigeranti dopo cena, passare tempo in compagnia di amici, annoiarsi da soli nelle città svuotate, fare i vacanzieri al nord al sud al centro, in barche, aerei, automobili o biciclette, a lungo o in toccate e fuga,  leggere leggere e le...

A dura prova

Quando i pargoletti hanno pochi mesi di vita, o l’anno raggiunto a malapena, e quando magari i pargoletti sono due o più e vicini, da accudire in ogni cosa ovvero soffiare nasi, pulire culetti, imboccare pappe, rimboccare coperte, dissetare gole, ninnare corpicini, misurare temperature, … pensano che non ce la faranno mai. Non sempre, ma in certe giornate si sentono davvero immerse, impantanate, invischiate in un qui ed ora destinato a diventare eterno, senza soluzione di continuità, senza che ci sia più spazio alcuno per loro stesse. Poi l’evoluzione va da sé  e, a mano a mano che il tempo passa, quelle fatiche immani si allentano, si attenuano, si modificano. La fatica da fisica diviene psicologica. Da muscolare a cerebrale, fitta di domande, interrogativi, spiegazioni, compromessi, autonomie e ritorni alla gonnella della mamma. Codine, treccine, capelli sciolti, capelli corti, capelli arricciati, capelli con strani artifici: come le capigliature delle bambine anche quelle vit...