Il primo maggio è una festa che le supermamme sentono perché loro lavorano sempre. Il fatto che quel giorno non vadano a lavorare permette di fare quelle cose che nella frenesia della vita quotidiana, che unisce i frammenti di mille attività, spesso si devono lasciare indietro: lavare tende, sistemare terrazze, garage, ripostigli, mettere in vaso qualche fiore che dia colore, ripulire cassetti, provare a togliere quelle macchie... Normalmente le supermamme possono riuscire ad incastrare attività di questo genere nelle loro giornate assieme al tentativo di far quadrare il bilancio con la spesa, comprare le scarpe nuove ai figli, che sono già passati al numero successivo e rattrappiscono le loro dita nelle scarpe dell'anno prima, pensare a cosa preparare da mangiare in modo che l'apporto nutrizionale sia corretto, il gusto gradito da tutti, il cibo sufficientemente veloce da preparare...
Le supermamme prima di ciò si sono alzate magari alle 6 per prendere un treno, hanno predisposto la sera prima tutto, hanno fatto un turno in ospedale correndo tutta la notte, o in fabbrica, sudando e screpolandosi le mani, hanno piantato, curve nell'orto, sono corse in tribunale, hanno accompagnato i loro alunni in gita o al campo coni assistendo vomitate storte pianti, hanno sopportato i modi bruschi del capo che tratta da insignificanti le segretarie, hanno mangiato un panino al volo alle tre del pomeriggio, prima di riprendere il turno alla cassa del supermercato e dopo il colloquio con le maestre, hanno portato pazienza con quel bambino o uomo in difficoltà mentali o fisiche, hanno gestito spedizioni, marketing, colloqui, relazioni tra le persone. Hanno fatto tutto ciò con energia, passione, concentrazione, professionalità, senso del dovere, dell'umorismo, del sacrificio e nella maggior parte delle volte non si sono lamentate mai, anzi hanno cercato nuove energie per riservarle alla propria famiglia.
Ma si indignano molto, moltissimo, quando sentono una mamma ministro della repubblica rilasciare, proprio il primomaggio, dichiarazioni assurde sull'opportunità di non lasciare il lavoro neppure un po' dopo la nascita di un figlio, sulla necessità di fare sacrifici, sui privilegi che le mamme avrebbero nel poter svezzare i loro cuccioli, come ogni animale fa. Come se lei fosse una vera supermamma e potesse capire… Grrr!
Supermamme di tutto il mondo unitevi!
Le supermamme prima di ciò si sono alzate magari alle 6 per prendere un treno, hanno predisposto la sera prima tutto, hanno fatto un turno in ospedale correndo tutta la notte, o in fabbrica, sudando e screpolandosi le mani, hanno piantato, curve nell'orto, sono corse in tribunale, hanno accompagnato i loro alunni in gita o al campo coni assistendo vomitate storte pianti, hanno sopportato i modi bruschi del capo che tratta da insignificanti le segretarie, hanno mangiato un panino al volo alle tre del pomeriggio, prima di riprendere il turno alla cassa del supermercato e dopo il colloquio con le maestre, hanno portato pazienza con quel bambino o uomo in difficoltà mentali o fisiche, hanno gestito spedizioni, marketing, colloqui, relazioni tra le persone. Hanno fatto tutto ciò con energia, passione, concentrazione, professionalità, senso del dovere, dell'umorismo, del sacrificio e nella maggior parte delle volte non si sono lamentate mai, anzi hanno cercato nuove energie per riservarle alla propria famiglia.
Ma si indignano molto, moltissimo, quando sentono una mamma ministro della repubblica rilasciare, proprio il primomaggio, dichiarazioni assurde sull'opportunità di non lasciare il lavoro neppure un po' dopo la nascita di un figlio, sulla necessità di fare sacrifici, sui privilegi che le mamme avrebbero nel poter svezzare i loro cuccioli, come ogni animale fa. Come se lei fosse una vera supermamma e potesse capire… Grrr!
Supermamme di tutto il mondo unitevi!
Sono rimasta indignata anch'io a sentir parlare di sacrifici da parte di una donna che probabilmente ha babysitter, governante, cameriera, ecc. ecc. e si può permettere di ritornare al lavoro subito (povera figlioletta!)criticando per giunta chi non lo fa... Che schifo!
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