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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Di fotogrammi biglietti e cartoline

Quel giorno con i capelli al vento e al sole di maggio, quando per caso sfiorarono per la prima volta la mano di quel quasi sconosciuto, e poi le labbra, non sapevano altro che di loro stesse. E di quello che sognavano, se sapevano davvero sognare. Non sapevano, se non forse in fondo al loro cuore, che quello sarebbe stato il loro sposo. Non sapevano che con lui sarebbero passati in un soffio vent’anni. Che ogni giorno avrebbe riservato loro tutta quella gamma dei sentimenti e degli eventi e che assieme sarebbe stato meno duro. Non sapevano però che sarebbe stato anche così duro, ma neppure così denso, e bello e ricco. Non sapevano di come si sarebbero complicate la vita con ragionamenti e piccole scaramucce di egoismo e caparbietà capaci di rovinare le giornate. Non sapevano della generosità e dell’altruismo del loro compagno di strada. E neppure di tutte quelle cartoline che la vita avrebbe spedito loro: le immaginavano piene di cuoricini e saluti gentili e invece a volte le avre

Ascoltare

Talvolta le supermamme sono spiazzate. Dalla primavera che le butta su e giù. Dalla stanchezza che le butta giù. Da certe giornate di disarmonia in cui si sentono perse e sole nel mondo della quotidianità o da altre in cui si sentono in armonia con le proprie creature che dicono di sentirsi felici. Dalla festadellamamma, con tutte quelle catene su whatsapp e quei filmati e quei messaggi che, aldilà di ogni possibile retorica, le riportano alla loro condizione di mamma, ormai talmente insita in loro da non essere più quasi notata, ma portatrice di tutto ciò che di straordinario e unico si possa dire e immaginare. Così, tra una vignetta e una poesia, si ritrovano a pensare a quello che già fanno e a quello che potrebbero fare di diverso, a quello che non riescono ancora a fare e a quello che invece ormai riesce loro benissimo. E di conseguenza si ritrovano a pensare a come si sentono spiazzate persino da un verbo, apparentemente banale, utilizzato diverse volte come verbo, ma molto