Le supermamme sanno di essere fortunate (quando sono fortunate) ad avere i loro compagni con i quali condividere l’esistenza e sono grate alla vita per questo.
Tuttavia…
Tuttavia in certi periodi dell’anno non coincidenti necessariamente con quelli del letargo i loro compagni subiscono una metamorfosi e si orsizzano.
L’elemento orso tende a prevalere su quello umano e sono necessari lunghi discorsi, scosse emotive, eventi di diverso tipo per evitare che la situazione si cronicizzi, come accade talvolta negli esemplari più anziani.
Evidenti segni di metamorfosi si manifestano ad esempio quando il periodo lavorativo è stressante, o i problemi economici affliggono. L’uomo orso tende ad assolutizzare il momento e difficilmente riesce a volgere lo sguardo altrove; persino lo sguardo diviene più torvo e il linguaggio tende a mugugnii o mutismi. Ogni tentativo dell’uomo orso di rendersi affabile, qualora un barlume di saggezza lo colga, risulta molto penoso e forzato.
Un’altra occasione di metamorfosi orsina avviene in occasione di banali raffreddori o qualche linea di febbre dei soggetti. Tutto in questo caso diviene di difficile soluzione, le cose quotidiane risultano inaffrontabili, anche in questo caso l’aspetto è imbruttito, l’umore cupo e le compagne si sentono afflitte, non tanto dalla gravità della “malattia” quanto dalla difficoltà di gestire un tale “malato”.
Altro esempio chiaro è l’arrivo del caldo: il maschio uomo gira per casa in completi inenarrabili, pantaloncini da calcio di quattro generazioni fa, torso nudo, calzoncini di felpa leggera smorlaccona, ciabattine infradito, o peggio intrecciate sul davanti. Spesso ad accompagnarli, soprattutto nelle ore notturne è un asciugamano di cotone per assorbire il sudore, elemento che azzera ogni cenno di erotismo e trasforma definitivamente in orso qualsiasi bellimbusto.
Anche quando il compagno maschio è alla ricerca di un semplice oggetto della quotidianità, magari su richiesta della compagna, l’elemento animale (orso) diventa preponderante; l’intelligenza propria dell’uomo infatti non emerge e anche il più banale degli asciugamani non balza agli occhi; per non parlare poi di oggetti meno identificabili per cui il “dov’èèèèèè???” urlato da una parte all’altra della casa diviene di rito e rende necessario l’intervento del genere femminile vanificando l’ipotetico aiuto che le serviva.
Le supermamme si augurano sempre che questo tipo di orso si estingua anche perché spesso nella fase di metamorfosi l’uomo orso passa da silenzio e mugugnii ad approcci improvvisi e orsini che non gratificano la compagna la quale necessità di dialogo, amore comprensione…ecc…ecc… e deve procedere anche in questo caso ad una riumanizzazione dell’animale in oggetto.
Tuttavia…
Tuttavia in certi periodi dell’anno non coincidenti necessariamente con quelli del letargo i loro compagni subiscono una metamorfosi e si orsizzano.
L’elemento orso tende a prevalere su quello umano e sono necessari lunghi discorsi, scosse emotive, eventi di diverso tipo per evitare che la situazione si cronicizzi, come accade talvolta negli esemplari più anziani.
Evidenti segni di metamorfosi si manifestano ad esempio quando il periodo lavorativo è stressante, o i problemi economici affliggono. L’uomo orso tende ad assolutizzare il momento e difficilmente riesce a volgere lo sguardo altrove; persino lo sguardo diviene più torvo e il linguaggio tende a mugugnii o mutismi. Ogni tentativo dell’uomo orso di rendersi affabile, qualora un barlume di saggezza lo colga, risulta molto penoso e forzato.
Un’altra occasione di metamorfosi orsina avviene in occasione di banali raffreddori o qualche linea di febbre dei soggetti. Tutto in questo caso diviene di difficile soluzione, le cose quotidiane risultano inaffrontabili, anche in questo caso l’aspetto è imbruttito, l’umore cupo e le compagne si sentono afflitte, non tanto dalla gravità della “malattia” quanto dalla difficoltà di gestire un tale “malato”.
Altro esempio chiaro è l’arrivo del caldo: il maschio uomo gira per casa in completi inenarrabili, pantaloncini da calcio di quattro generazioni fa, torso nudo, calzoncini di felpa leggera smorlaccona, ciabattine infradito, o peggio intrecciate sul davanti. Spesso ad accompagnarli, soprattutto nelle ore notturne è un asciugamano di cotone per assorbire il sudore, elemento che azzera ogni cenno di erotismo e trasforma definitivamente in orso qualsiasi bellimbusto.
Anche quando il compagno maschio è alla ricerca di un semplice oggetto della quotidianità, magari su richiesta della compagna, l’elemento animale (orso) diventa preponderante; l’intelligenza propria dell’uomo infatti non emerge e anche il più banale degli asciugamani non balza agli occhi; per non parlare poi di oggetti meno identificabili per cui il “dov’èèèèèè???” urlato da una parte all’altra della casa diviene di rito e rende necessario l’intervento del genere femminile vanificando l’ipotetico aiuto che le serviva.
Le supermamme si augurano sempre che questo tipo di orso si estingua anche perché spesso nella fase di metamorfosi l’uomo orso passa da silenzio e mugugnii ad approcci improvvisi e orsini che non gratificano la compagna la quale necessità di dialogo, amore comprensione…ecc…ecc… e deve procedere anche in questo caso ad una riumanizzazione dell’animale in oggetto.
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