Se chiedete ad una supermamma che cosa sia successo negli ultimi tredici anni sicuramente non si ricorderà di moltissime cose.
Delle fatiche quotidiane e dei piccoli dispiaceri, che per fortuna dopo un po' vengono messi nel dimenticatoio. Delle arrabbiature e delle importantissime ragioni che hanno difeso e di cui non ricordano granchè. Di tutto quello che hanno preparato, dei pranzi e le cene, le feste e le sorprese, le girate per la città in cerca di parcheggio, avanti e indietro per portare e prelevare figli propri e altrui. Non si ricorderanno neppure di quante volte abbiano asciugato culetti o nasi, spalmato creme o pomate, rivestito tortiere di carta da forno o sciacquato insalata e spinaci terrosi; nè del vomito o della pipì notturni che le hanno costrette ad alzate traumatizzanti e lavaggi inaspettati, ma chissà quando poi...
Di certo però non si dimenticheranno delle notti con i pianti lunghi e inspiegabili ad avvolgere corpicini in calde coperte alla moda indiana, ultimo tentativo disperato di calmare quelle ugole bavose. E neanche delle attese fuori della sala operatoria a vivere quel tempo sospeso ed eterno. E neppure della prima esibizione sulla spalliera di quel ragnetto veloce e rapido che sembrava persino sicuro di sè. E neanche dei primi giorni di scuola con la naturale voglia di andare avanti e il desiderio di fermare il tempo. E i dentini caduti con quel buco immenso e ridicolo ad ogni sorriso. E la prima volta a casa senza di loro, sentendosi così perse e mutilate senza le loro creature accanto.
E se chiedete ad una supermamma cosa sia successo negli ultimi tredici anni capiterà di sentire che un grillo dagli occhi spalancati e curiosi sul mondo sia diventato una teenager.
Delle fatiche quotidiane e dei piccoli dispiaceri, che per fortuna dopo un po' vengono messi nel dimenticatoio. Delle arrabbiature e delle importantissime ragioni che hanno difeso e di cui non ricordano granchè. Di tutto quello che hanno preparato, dei pranzi e le cene, le feste e le sorprese, le girate per la città in cerca di parcheggio, avanti e indietro per portare e prelevare figli propri e altrui. Non si ricorderanno neppure di quante volte abbiano asciugato culetti o nasi, spalmato creme o pomate, rivestito tortiere di carta da forno o sciacquato insalata e spinaci terrosi; nè del vomito o della pipì notturni che le hanno costrette ad alzate traumatizzanti e lavaggi inaspettati, ma chissà quando poi...
Di certo però non si dimenticheranno delle notti con i pianti lunghi e inspiegabili ad avvolgere corpicini in calde coperte alla moda indiana, ultimo tentativo disperato di calmare quelle ugole bavose. E neanche delle attese fuori della sala operatoria a vivere quel tempo sospeso ed eterno. E neppure della prima esibizione sulla spalliera di quel ragnetto veloce e rapido che sembrava persino sicuro di sè. E neanche dei primi giorni di scuola con la naturale voglia di andare avanti e il desiderio di fermare il tempo. E i dentini caduti con quel buco immenso e ridicolo ad ogni sorriso. E la prima volta a casa senza di loro, sentendosi così perse e mutilate senza le loro creature accanto.
E se chiedete ad una supermamma cosa sia successo negli ultimi tredici anni capiterà di sentire che un grillo dagli occhi spalancati e curiosi sul mondo sia diventato una teenager.
Grazie!!!!! :-)
RispondiEliminala tua teenager che è stata il grillo o_O