Passa ai contenuti principali

Si accorgono

Si accorgono che il profumo della primavera che scoppia è sempre lo stesso, ma il profumo delle proprie creature no, non sa più di latte e caramello, ma di mistero e gloss e questa non-coincidenza di fattori le spiazza.
Si accorgono che tutta quella sfilza di grucce misura mini giace nell'armadio e occupa posto e ormai non serve più e le infilano tutte in una sporta e si chiedono da quando un abitino svolazzante non le vestiva rendendole utili.
Si accorgono di essere stanche e nervose quando è ormai troppo tardi, quando ormai hanno urlato una parola di troppo o si sono lasciate infastidire da particolari fino a prima insignificanti.
Si accorgono che le nonne hanno sempre più pazienza di loro e per un istante desiderano essere già a quel punto dell'esistenza in cui anche loro saranno guardate solo come super e pazienti, e fantasiose, e dispensatrici di parole e suggerimenti giusti.
Si accorgono che i loro pensieri si avvolgono e le avvolgono in una scala a chiocciola che scende e anzichè portarle alla sede della pace interiore le avviluppa come una fastidiosa e sterile edera.
Si accorgono che anni e anni prima quest'aria di tiepido sole e erba tagliata da poco era la loro, fatta di futuro e ideali, e che oggi lo stato delle cose a volte le fa tremare e temere, senza sapere poi per cosa.
Si accorgono che quei figli grandi e piccoli le hanno cambiate e le riempiono nella testa, nel cuore e nella pelle, e vorrebbero essere sempre all'altezza di tutto.
Si accorgono che dopo una giornata intensa e stancante hanno sempre mal di testa e si chiedono se non sia davvero un segno dell'età che avanza, il male e il pensare che sia l'età!
Quando le supermamme si accorgono di pensare a tutto ciò con una punta di malinconia di troppo capiscono che è ora di fermarsi, di non tirare la corda, di prendersi una pausa. Ma da cosa?

Commenti

Post popolari in questo blog

Ragazzine

Le supermamme guardano distrattamente le loro figlie femmine, quelle coccolone e morbide, quelle vezzosette e chiacchierone, quelle che cominciano ad avere le amiche del cuore, quelle che non riescono a trovare la loro, quelle che ormai passano tanto tempo sui libri, quelle che ancor più distrattamente sono già ragazzine. Donne loro, le supermamme, donne saranno loro, le proprie figlie. Ma come? Dentro c’è il loro modello, c’è quello che hanno fatto, provato, vissuto, sentito; quello per cui hanno gioito o sofferto, le battaglie che hanno intrapreso e quelle che stanno ancora combattendo, quello che hanno perso e quello che hanno trovato. Ma per quelle bambine che scappano, cosa si immaginano, cosa desiderano? quale felicità? Non riescono a pensarle diverse da sé, ma neppure uguali. Le vorrebbero, sicure, forti, capaci di muoversi nelle tempeste, passionali e decise in amore, capaci di coltivare i loro sogni, di investire nel futuro con le idee geniali che già ora hanno, di costrui...

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

Tra le nuvole

Le supermamme un po' paranoiche che non si sa perché devono controllare tutto fino all'ultimo, hanno paura di volare. O, meglio, come disse qualcuno, paura di cadere. Tralasciando tutte le considerazioni legate al fatto che volare è comunque è innaturale, che un'alta percentuale di persone finge sicurezza, ma in realtà teme il volo, che esistono corsi per superare questa paura, che bisognerebbe capire da dove deriva questo timore ecc. ecc. ecc... E tralasciando pure il fatto che alla minima minima turbolenza (non sia mai poi che dicano di allacciare le cinture per sicurezza a metà percorso!) si avverta un improvviso ancestrale movimento di pancia difficilmente placabile anche dai più razionali e pragmatici ragionamenti (le hostess stanno sorridendo; è normale trovare dell'aria in aria; nessuno è preoccupato; l'aereo è fermo su una massa d'aria che gli fa da strada...). Tralasciando tutto ciò, capita che le supermamme cambino il loro atteggiamento. Non si s...