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La strana felicità

Non è che d'estate le supermamme abbiano smesso di pensare e riflettere. Solo a volte sembra che tutti abbiano da dire su tutto, per ogni argomento ci sono grida e ultime parole, scarso rispetto, categorici giudizi. E così le supermamme hanno preferito tacere per non rischiare di rovinare anche i sentimenti e non farsi travolgere dalla marea delle voci urlanti.
Ma poi arriva settembre e i colori sono altri colori, le luci altre luci, i programmi e i progetti si rinnovano. Come canta Jovanotti ci si riempie di una strana felicità.
Strana, perché sembra impossibile essere felici rimpiangendo quasi già l'estate con i suoi viaggi, le soste, le dormite assolate, le cicale e i grilli nelle orecchie e gli odori di bosco, salsedine, crema solare, afa ancora nel naso.
Felicità perché c'è voglia di rinascere, di nuovi incontri, di migliorare, di futuro già presente.
Le  supermamme si sono sempre chieste come farebbero a vivere in una parte del globo senza cambio di stagioni, perché è proprio quel momento in cui tutto comincia a cambiare ad essere in più bello, portatore di aspettative e novità.
Come è fantastico togliere i cappotti, sedersi nella prima aria tiepida in terrazzo, fare il primo giro al mare, accendere il camino per scaldarsi, così a settembre i cieli luminosi e nuvolosi, la luce radente, le albe rossastre, il fresco la sera, i primi imbrunire, il piumoncino leggero di sera e il calore della famiglia alla cena le rinvigoriscono dentro.
C'è chi dice di odiare tutto ciò, perché l'estate è finita. Ma loro sono invece stranamente felici, come ad ogni quieto passaggio, foriero di nuovo, malinconico e sereno, incerto ma in fondo rassicurante. E quando tutto questo le annoierà allora sapranno aspettare qualcosa di diverso, magari la prima neve o il saluto del pettirosso in giardino.

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