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Spietate

Pensieri spietati: non ce la faremo mai, usciremo da questa situazione?, era meglio una volta, non siamo più gli stessi, il meglio è già alle nostre spalle…
Giornate spietate: niente si incastra, tutto va a rotoli, oggetti cadono, lampadine si fulminano, il tempo manca, ci si sente inermi, ci si sente braccati…
Figli spietati: preoccupano, angosciano, rinfacciano, vomitano di notte, brontolano di giorno, piangono di notte, ci svegliano di giorno (negli unici istanti di riposo rubati a tutto per chiedere se è giusta un’operazione o una frase), non mangiano, mangiano troppo, escono, stanno troppo in casa, pretendono affetto, rifiutano affetto…
Mariti spietati: non capiscono, si adeguano, non propongono, si isolano, non comunicano, invecchiano dentro, criticano, non sostengono, fanno finta, non si sintonizzano, comprendono a fatica…
Quelle volte in cui tutti questi pensieri assieme si affollano nella loro mente le supermamme si sentono spietate, soprattutto verso di sé.

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Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

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