Brainstorming: vacanza, assenza, vuoto, vacuum, lontananza, mancanza...
Detto così sembrerebbe quasi negativo, come concetto; eppure le supermamme sanno che a quella parola sono legate sì le assenze, sì i vuoti, sì le lontananze, ma da quello che logora, impigrisce, schiaccia, ingrigisce.
Non sanno chi le inventò, ma le vacanze in detta accezione sono un toccasana, un modo per allontanarsi dagli aspetti più noiosi e stressanti della quotidianità e di staccare davvero la spina, con tanto, se non con tutto.
Un'assenza apparentemente non significativa del periodo di ferie è quello dello specchio a figura intera...in quale appartamento di vacanza i proprietari spenderanno infatti soldi per un così futile orpello? già tanto se ci metteranno la caffettiera, o il passaverdure. Le supermamme non se ne accorgono neppure, fino a che uno dei loro cuccioli chiede loro di alzarle per guardarsi al minuscolo specchietto del bagno al quale altrimenti non arriverebbero. E si rendono pure conto di quanto tutti i trucchi, le collane e le forcine che si erano portate dietro con propositi di eleganze serali giaciono da giorni nel beauty laggiù, non usate: vacanza è anche eliminazione.E disinvoltura: quale donna normale in città chiacchiererebbe in mutande e reggiseno con un coetaneo uomo appena conosciuto? Eppure in riva al mare questo è possibile, la biancheria si chiama costume e le supermamme chiacchierano indisturbate con il vicino di ombrellone.
Inoltre, complice l'assenza dello specchio di cui sopra, non badano a eventuali rotolini, imperfezioni e cadute di tono, anche perchè quando nuotano in mare si sentono splendide sirene, agili, flessuose, levigate da osmosi marina e movimento; si sentono persino giovani. Vacanza come sospensione di autogiudizio!
Quando però, passando sul ponte del traghetto, scorgono una figura che si avvicina e si accorgono che sono loro, riflesse in un pretenzioso specchio da transatlantico pieno di ditate unte, allora intuiscono drammaticamente che la vacanza, quell'assenza di pensiero accompagnata da leggerezza d'animo, sta proprio volgendo al termine. E il povero compagno si sentirà redarguito: "ma non mi avevi detto che ero diventata così culona?!". E la giostra continua.
Detto così sembrerebbe quasi negativo, come concetto; eppure le supermamme sanno che a quella parola sono legate sì le assenze, sì i vuoti, sì le lontananze, ma da quello che logora, impigrisce, schiaccia, ingrigisce.
Non sanno chi le inventò, ma le vacanze in detta accezione sono un toccasana, un modo per allontanarsi dagli aspetti più noiosi e stressanti della quotidianità e di staccare davvero la spina, con tanto, se non con tutto.
Un'assenza apparentemente non significativa del periodo di ferie è quello dello specchio a figura intera...in quale appartamento di vacanza i proprietari spenderanno infatti soldi per un così futile orpello? già tanto se ci metteranno la caffettiera, o il passaverdure. Le supermamme non se ne accorgono neppure, fino a che uno dei loro cuccioli chiede loro di alzarle per guardarsi al minuscolo specchietto del bagno al quale altrimenti non arriverebbero. E si rendono pure conto di quanto tutti i trucchi, le collane e le forcine che si erano portate dietro con propositi di eleganze serali giaciono da giorni nel beauty laggiù, non usate: vacanza è anche eliminazione.E disinvoltura: quale donna normale in città chiacchiererebbe in mutande e reggiseno con un coetaneo uomo appena conosciuto? Eppure in riva al mare questo è possibile, la biancheria si chiama costume e le supermamme chiacchierano indisturbate con il vicino di ombrellone.
Inoltre, complice l'assenza dello specchio di cui sopra, non badano a eventuali rotolini, imperfezioni e cadute di tono, anche perchè quando nuotano in mare si sentono splendide sirene, agili, flessuose, levigate da osmosi marina e movimento; si sentono persino giovani. Vacanza come sospensione di autogiudizio!
Quando però, passando sul ponte del traghetto, scorgono una figura che si avvicina e si accorgono che sono loro, riflesse in un pretenzioso specchio da transatlantico pieno di ditate unte, allora intuiscono drammaticamente che la vacanza, quell'assenza di pensiero accompagnata da leggerezza d'animo, sta proprio volgendo al termine. E il povero compagno si sentirà redarguito: "ma non mi avevi detto che ero diventata così culona?!". E la giostra continua.
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