In preda ai fumi dell'influenza, con la febbre alta che non vuole andare giù, mentre si rigirano inutilmente nel letto, le supermamme (che talvolta anch'esse si ammalano!)hanno per la mente i più diversi pensieri, in ordine sparso, e un po' deliranti...
-vorrebbero la mamma (febbre=mamma che accudisce, che mette la pezzetta fredda sulla fronte, che prepara la spremuta; ottimo surrogato si rivela spesso anche il marito, con l'unico difetto che deve andare a lavorare)
- si chiedono come le occhiaie sotto gli occhi possano essere di quel viola
- si sentono in colpa per essersi ammalate, come se tutta la stanchezza e la frustrazione del giorno prima non avessero che attirato quell'unico virus che girava attorno
- rielaborano i dati della prova "dell'asciugamano caduto" o del "rotolo di carta igienica finito", ovvero si rendono conto che la loro presenza risulta senz'altro indispensabile per raccogliere un asciugamanino da bidet caduto a terra o per riposizionare il rotolo di carta igienica finito nel porta rotoli (possono giacere lì per giorni)
- si accorgono che in fondo senza il loro sbraitare (non ne hanno la forza) tutti stanno benissimo e che come le forze tornano appena, qualcuno forse rimpiange l'influenza
- capiscono quanto può essere bello andare a lavorare
- hanno persino paura di morire (questo solo le sm più paranoiche!)
- cantano ossessivamente lo stesso verso di canzone, come il "iamme iamme" napoletano già canticchiato da un cucciolo durante il giorno
- vogliono tornare alla normalità e non hanno neanche un po' della proverbiale pazienza che dolcemente insegnano ai loro figli quando sono ammalati.
-vorrebbero la mamma (febbre=mamma che accudisce, che mette la pezzetta fredda sulla fronte, che prepara la spremuta; ottimo surrogato si rivela spesso anche il marito, con l'unico difetto che deve andare a lavorare)
- si chiedono come le occhiaie sotto gli occhi possano essere di quel viola
- si sentono in colpa per essersi ammalate, come se tutta la stanchezza e la frustrazione del giorno prima non avessero che attirato quell'unico virus che girava attorno
- rielaborano i dati della prova "dell'asciugamano caduto" o del "rotolo di carta igienica finito", ovvero si rendono conto che la loro presenza risulta senz'altro indispensabile per raccogliere un asciugamanino da bidet caduto a terra o per riposizionare il rotolo di carta igienica finito nel porta rotoli (possono giacere lì per giorni)
- si accorgono che in fondo senza il loro sbraitare (non ne hanno la forza) tutti stanno benissimo e che come le forze tornano appena, qualcuno forse rimpiange l'influenza
- capiscono quanto può essere bello andare a lavorare
- hanno persino paura di morire (questo solo le sm più paranoiche!)
- cantano ossessivamente lo stesso verso di canzone, come il "iamme iamme" napoletano già canticchiato da un cucciolo durante il giorno
- vogliono tornare alla normalità e non hanno neanche un po' della proverbiale pazienza che dolcemente insegnano ai loro figli quando sono ammalati.
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