Passa ai contenuti principali

Pessimismo cosmico

Sgrunt! ...le supermamme si ritrovano improvvisamente in un turbinio di pessimismo cosmico, che non è il loro, ma dei loro figli adolescenti, o preadolescenti, o postadolescenti, o treenni, seienni, quarantenni che vivono la fase corrispondente a quella adolescenziale.
Quel pessimismo diventa il loro! O perlomeno quel turbinio (di scatole) le pervade intimamente.
Hanno un bel dire gli psicologi e gli psicoterapeuti... Quando ci si è in mezzo non c'è soluzione che tenga. O perlomeno loro  non ne vedono i frutti subito; le supermamme sperano che i semi gettati con saggezza si mostrino più in là, nell'età della ragione.
"Perché prendersela? Il problema è dei vostri figli" - sempre i suddetti esperti in psiche ed educazione.
Ma come riuscire ad ignorare che le magliette stirate e piegate con amore diventano una pallottola informe laggiù nell'armadio in un nanosecondo? Come riuscire a respirare calme quando "quelli" si infuriano contro l'universo mondo con musi lunghi e scuri e nessuna parola riesce a tranquillizzarli? Come non reagire se il loro figlio, carne della loro carne, che fino a poco fa le seguiva docile prendendole per mano, oggi dice che sono delle tiranne e che non rivolgerà mai più loro la parola?
Non sarà facile neppure riuscire a ricomporsi interiormente dopo un uragano di parole, gesti e fatti che hanno compromesso la loro integrità e solidità psicologica! E neppure fare finta di non vedere che sopra il tavolo ci sono ataviche montagne di trucioli di gomma cancellata e sotto il tavolo una decina di fazzoletti di carta usati ed appallottolati. Né vedere che non riescono a staccarsi dalla tv/videogiochi/cellulare/cuffiemusica  e che ("non si deve", ecco la vocina interiore della psiche razionale) solo con qualche minaccia per un po' se ne allontaneranno.
Ma la cosa che infine le farà imbestialire sarà quella vocina dolce e riparatrice che chiederà scusa, quello sguardo tornato momentaneamente dolce e consenziente, quella frase bisognosa di aiuto nei compiti o per un passaggio ad un compleanno. Loro saranno sempre lì a disposizione, come è giusto che sia, ma come vorrebbero un mondo idilliaco fatto di figli sorridenti e dolci che le accolgono al rientro a casa... come aveva ragione Nora Ephron quando consigliava ai genitori di figli adolescenti di prendere un cane: "almeno ci sarà qualcuno che vi accoglierà facendovi le feste quando rientrerete a casa"!

Commenti

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una

De supermatribus (1)

Quante supermamme incontro? tantissime, a partire dalle 7.45 davanti alla porticina secondaria della scuola dove i bambini entrano prima. Le vedo truccate, curate, sulle loro auto, nei loro pensieri, che raccolgono le forze per iniziare una nuova lunga giornata e mettere assieme i pezzi delle vite di tutti. Le vedo in bicicletta con due seggiolini vuoti, uno davanti e uno dietro, senza ombrello sotto la pioggia, correre verso casa dalla stazione perchè devono raggiungere i loro piccoli come mamma aquila, gufa, leonessa, con il loro stesso fiero istinto di proteggere, nutrire, riscaldare i cuccioli anche alle 8 di sera quando è buio e la giornata dovrebbe essere alla fine e loro devono reinventarsi le energie per il più importante momento della giornata. Le supermamme sono di specie molto diversa, alcune sono talmente diverse che in comune hanno solo il fatto di essere supermamme. penso ad alcune supermamme molto graffianti con la bocca vistosamente contornata di rosso, con

Foto

Le foto sono tremende. Hanno un potere enorme: fissano attimi e te li sbattono inaspettatamente in faccia investendoti di ondate di nostalgia o commozione o di senso-del-tempo-che-passa (e troppo in fretta). Qualcuno è puntualmente ritratto mentre mangia, con la bocca piena e storta, qualcun altro in pose poco credibili, qualcun altro fa invidia a tutti per la sua fotogenicità, ad altri ancora viene messo in evidenza il nasone o il ciuffo storto, o le occhiaie troppo marcate. Spesso non ci si piace e quello che voleva essere un bel ricordo diviene spesso occasione per rimbrotti o risate collettive. Nelle case di tutte le supermamme girano foto di ogni tipo: chi le classifica ordinandole cronologicamente commentando ogni immagine; chi le tiene alla rinfusa in scatole da scarpe, con finta noncuranza; chi le conserva ancora nei vecchi portafoto anni Settanta dai colori arancione o verde sgargiante; chi le digitalizza, le stampa, le ingrandisce, le regala, le riproduce periodicamente per