chissà se aprirò mai un blog. chissà sei i miei pensieri sconnessi o troppo connessi, che annoto da quando avevo 10 anni, verranno mai pubblicati... un po’ per narcisismo un po’ per solitudine e voglia di condividere. certi momenti vorrei proprio fissarli però e anche certi pensieri ma forse oltre al narcisismo c’è il pudore e allora eccomi qua indecisa se fare o non fare. Pensieri di alcuni anni… poi eccomi qua! Dopo una vicenda di salute che mi ha fatto toccare con mano la preziosità della vita e la necessità di fissarla in cose vere, istante dopo istante, eccomi qua ad aprire quel blog che era solo nella mia mente. Perché rimandare, infatti? Sarà qualcosa di semplice, sarà probabilmente qualcosa di solo mio ma è tempo di “buttare il cuore oltre l’ostacolo” come disse Cesare Pavese e non avere paura. Di paure se ne hanno già tante… Noi supermamme, superdonne e super… siamo così.
Le supermamme guardano distrattamente le loro figlie femmine, quelle coccolone e morbide, quelle vezzosette e chiacchierone, quelle che cominciano ad avere le amiche del cuore, quelle che non riescono a trovare la loro, quelle che ormai passano tanto tempo sui libri, quelle che ancor più distrattamente sono già ragazzine. Donne loro, le supermamme, donne saranno loro, le proprie figlie. Ma come? Dentro c’è il loro modello, c’è quello che hanno fatto, provato, vissuto, sentito; quello per cui hanno gioito o sofferto, le battaglie che hanno intrapreso e quelle che stanno ancora combattendo, quello che hanno perso e quello che hanno trovato. Ma per quelle bambine che scappano, cosa si immaginano, cosa desiderano? quale felicità? Non riescono a pensarle diverse da sé, ma neppure uguali. Le vorrebbero, sicure, forti, capaci di muoversi nelle tempeste, passionali e decise in amore, capaci di coltivare i loro sogni, di investire nel futuro con le idee geniali che già ora hanno, di costrui...
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