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Sopravvivenza (istinto di)

Perdere il marito in due e due quattro, all’inizio dell’estate, con una figlia da mantenere all’università.
Avere paura del risultato di un esame all’inizio dell’estate, proprio quando ci si voleva rilassare.
Lasciare andare dopo mesi di sofferenza il proprio anziano genitore, e cercare di continuare l’estate, riappropriandosi della vita in cerca di serenità.
Dover correre in soccorso alla propria sorella più vecchia in ospedale per un attacco, dall’altra parte dell’Italia.
Non riuscire a progettare la vacanza, nemmeno una settimana perché il proprio caro è da accudire, anche solo con il pensiero, visto che è lì inerte, con un fiore in un vaso.
Perdere improvvisamente il proprio fragile fratello, proprio nell’ultima settimana di vacanza al mare.
Tutte le supermamme conoscono la vita, la pensano, hanno anche vissuto momenti di dolore, di attesa di tempo fermato.
Per cui non sarà egoismo, né superficialità, né insensibilità, quel loro assaporarsi ogni momento in cui l’estate potrà offrire loro gioia, comunità, famiglia, serenità.
Lo vivono appieno, se riescono, e lo custodiscono in cantina per i momenti di carestia.

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