Pur nelle caratteristiche di base molto comuni, esistono diverse tipologie di supermamme. L’analisi di una categoria particolare, quella delle supermamme insegnanti, in una loro giornata aiuterà a comprendere lo stato di… prostrazione? soddisfazione?...depressione? esaltazione?...in cui tutte le supermamme, indipendentemente dal loro mestiere, possono trovarsi.
Già durante la notte un figlio può svegliarsi con tosse persistente e le supermamme in questione spalmano timo sul petto o sotto i piedi, danno sciroppo omeopatico e fanno soffiare il naso super tappato da cui comincia ad uscire anche sangue abbondante. Se le supermamme in questione faticano a sopportare la vista del sangue per un vissuto tutto personale (va molto di moda dire così…) i 3/4 della famiglia saranno alzati insieme all’una di notte.
Ma il mattino si apre con un’alba fredda e rosata e lascia prevedere bene. Peccato che la mattinata a scuola, raggiunta dopo 30 km di auto su strada ghiacciata, mattinata che doveva essere di 5 ore di lezione preparate accuratamente la domenica pomeriggio, si trasformi quasi interamente in mattinata di prove con i flauti di una decina di classi assieme (canzoni natalizie che le supermamme si canteranno sicuramente per tutta la notte). Senza contare che la prima ora era stata dedicata all’incursione a sorpresa di due genitori rappresentanti di classe venuti a sanare un’annosa questione proprio quella mattina! Dopo una mattinata pesante e un po’ deludente per le aspettative tradite, verso le due le supermamme arrivano a casa e vengono accolte anziché dai soliti abbracci, da figli imbronciati per problemi con le amiche. Figli che in più ci mettono dall’ora all’ora e mezza per mangiare un piatto di pasta e che costringono le supermamme ad essere materne (lo si è state tutta la mattina, vuoi non esserlo con le proprie creature?) per evitare scontri alla vigilia delle tre del pomeriggio. Riposo del guerriero ora? Niente affatto, c’è il primo colloquio scuola famiglia alle medie, le supermamme insegnanti sono dall’altra parte del banco ad ascoltare progressi e regressi. Dopo file, colloqui, propositi mentali di seguire di più il proprio cucciolo alle prime armi laddove serva, le supermamme si concedono a casa un tè scaldante con aggiunta di zenzero fresco anche per contrastare l’incipiente raffreddore. E’ l’ora della spesa. Ma prima c’è tempo di un capriccio della cucciola minore certamente ingelosita dalle attenzioni rivolte non a lei. E allora via a far la spesa assieme, visto che il frigo è vuoto, e c’è bisogno di ricostituire un po’ di intimità. Passando a far metano, pensando a quando arriverà lo stipendio, chiacchierando assieme, mamme e figli fanno la spesa. E quando tornano non è finita la giornata, come pensavano. Il marito, cha già aveva una riunione, deve accompagnare la mamma al pronto soccorso (se non c’è emergenza che giornata è?) e allora preparando la cena, interrogano in inglese: can I go? Can I open? e poi ancora in inglese ma dell’altra figlia: Christmas Time; e poi in geometria (non si ha idea di cosa voglia dire fare 5 ore a scuola e poi dover continuare ad occuparsi della scuola dei propri figli!). E poi di corsa, mentre la minestra bolle, a preparare una lezioncina per domani (anche le supermamme insegnanti devono fare i loro compiti!).
Se poi le supermame qui esaminate sono così pazze da voler tenere un blog che nessuno legge e non vogliono farsi scappare le idee, eccole dopocena, dopobagno, dopo preghiere, dopoultimecoccole, dopoultimobicchiered’acqua e prima di schiattare, buttare giù un post!
Già durante la notte un figlio può svegliarsi con tosse persistente e le supermamme in questione spalmano timo sul petto o sotto i piedi, danno sciroppo omeopatico e fanno soffiare il naso super tappato da cui comincia ad uscire anche sangue abbondante. Se le supermamme in questione faticano a sopportare la vista del sangue per un vissuto tutto personale (va molto di moda dire così…) i 3/4 della famiglia saranno alzati insieme all’una di notte.
Ma il mattino si apre con un’alba fredda e rosata e lascia prevedere bene. Peccato che la mattinata a scuola, raggiunta dopo 30 km di auto su strada ghiacciata, mattinata che doveva essere di 5 ore di lezione preparate accuratamente la domenica pomeriggio, si trasformi quasi interamente in mattinata di prove con i flauti di una decina di classi assieme (canzoni natalizie che le supermamme si canteranno sicuramente per tutta la notte). Senza contare che la prima ora era stata dedicata all’incursione a sorpresa di due genitori rappresentanti di classe venuti a sanare un’annosa questione proprio quella mattina! Dopo una mattinata pesante e un po’ deludente per le aspettative tradite, verso le due le supermamme arrivano a casa e vengono accolte anziché dai soliti abbracci, da figli imbronciati per problemi con le amiche. Figli che in più ci mettono dall’ora all’ora e mezza per mangiare un piatto di pasta e che costringono le supermamme ad essere materne (lo si è state tutta la mattina, vuoi non esserlo con le proprie creature?) per evitare scontri alla vigilia delle tre del pomeriggio. Riposo del guerriero ora? Niente affatto, c’è il primo colloquio scuola famiglia alle medie, le supermamme insegnanti sono dall’altra parte del banco ad ascoltare progressi e regressi. Dopo file, colloqui, propositi mentali di seguire di più il proprio cucciolo alle prime armi laddove serva, le supermamme si concedono a casa un tè scaldante con aggiunta di zenzero fresco anche per contrastare l’incipiente raffreddore. E’ l’ora della spesa. Ma prima c’è tempo di un capriccio della cucciola minore certamente ingelosita dalle attenzioni rivolte non a lei. E allora via a far la spesa assieme, visto che il frigo è vuoto, e c’è bisogno di ricostituire un po’ di intimità. Passando a far metano, pensando a quando arriverà lo stipendio, chiacchierando assieme, mamme e figli fanno la spesa. E quando tornano non è finita la giornata, come pensavano. Il marito, cha già aveva una riunione, deve accompagnare la mamma al pronto soccorso (se non c’è emergenza che giornata è?) e allora preparando la cena, interrogano in inglese: can I go? Can I open? e poi ancora in inglese ma dell’altra figlia: Christmas Time; e poi in geometria (non si ha idea di cosa voglia dire fare 5 ore a scuola e poi dover continuare ad occuparsi della scuola dei propri figli!). E poi di corsa, mentre la minestra bolle, a preparare una lezioncina per domani (anche le supermamme insegnanti devono fare i loro compiti!).
Se poi le supermame qui esaminate sono così pazze da voler tenere un blog che nessuno legge e non vogliono farsi scappare le idee, eccole dopocena, dopobagno, dopo preghiere, dopoultimecoccole, dopoultimobicchiered’acqua e prima di schiattare, buttare giù un post!
io lo leggo!! sempre! bacinotte
RispondiEliminaOra che l'ho "scoperto" lo leggo sempre anch'io!!! Grazie di mettere per iscritto tutto quello che attraversa spesso anche la mia mente ma al quale non sono capace di dare espressione. Ti voglio bene!
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