Passa ai contenuti principali

De ayurvedibus et aliis

Le supermamme dei tempi moderni si destreggiano, come ormai ben noto, tra le mille incombenze della quotidianità cercando di far quadrare il cerchio, tondeggiare il quadrato, pareggiare i livelli, siano essi dei piatti di minestra, dei capelli da spuntare, dei conti della spesa, dell'ansia e di tutto ciò che la fantasia lascia immaginare.
Così può essere che nel bel mezzo della propria giornata le tensioni si accumulino, il corpo dia segnali di ribellione, le supermamme si sentano un po' afflitte, contratte, stanche, sciupate, ognuna secondo la propria particolarità: capelli sfibrati, acidità allo stomaco, tensione cervicale, pelle spenta, brufoli adolescenziali su volti che già necessitano di antirughe... non sempre è responsabile l'età, come i maligni vorranno supporre; anzi, queste caratteristiche psicosomatiche si possono definire trasversali a tutte le categorie di supermamme.
Ma magicamente corrono in aiuto parole autorevoli che inibiscono la lucidità e promettono la soluzione: l'etichetta della nuova crema promette affinamento della pelle, rivitalizzazione istantanea, eliminazione delle imperfezioni, effetto maschera di bellezza a base di cristalli di diamante, acidi ialuronici, leviganti e riempienti; la lozione ayurvedica che consiglia l'estetista ha qualità naturali, essenziali, uniche, in grado di ristabilire equilibri mentali ed epidermici; le parole del fisioterapista insegnano a massaggiare il diaframma ogni giorno, per sbloccarlo, liberarlo, rilassare la muscolatura e respirare meglio (per non parlare poi dei vari consigli di rebirthing, rolfing, training, e tutti gli "ing" possibili); l'insegnante di pilates o yoga o pilyoga o yogates consiglia semplici e veloci esercizi quotidiani per la tonicità del piede, per allungare gli adduttori spesso contratti, per rendere tonico il volto e attivare la muscolatura, per rinforzare i polsi; la rivista di attualità enuncia la bontà di fare sesso tutti i giorni per liberare emozioni e rilassarsi; un nuovo studio apparso sul famoso quotidiano raccomanda cibo appena raccolto, a km zero, guardando in faccia il contadino, per avere le vitamine giuste, l'apporto giusto, il cibo giusto...
Ecco... a parte i costi delle varie "curette" estetiche, il tempo da ritagliarsi per esercizi tonificanti di cinque minuti (alla volta!), il momento giusto da trovare per fare sesso e liberare le endorfine (possibilmente senza intrusi delle più diverse età tra i piedi), la possibilità di allungare il proprio tortuoso percorso per guardare negli occhi il contadino... ecco, a parte tutto ciò, la loro buona volontà di migliorarsi in vari modi, e le altrettanto buone e valide intenzioni dei vari "maestri" sul loro cammino, a volte le supermamme si chiedono se ne hanno davvero voglia e si schiantano a fine giornata avvolte nel piumone, con le spalle girate, gli occhi già chiusi a sognare.
Anzi no, troppa fatica sognare stasera... dormire è già più che sufficiente!

Commenti

  1. Stavolta son riuscita a zittire l'estetista che mi rimproverava per la pelle dei glutei (!) troppo secca e che mi diceva che mettersi la crema tutte le sere è "questione di abitudine", facendole presente che io il più delle volte faccio la doccia attorno a mezzanotte-mezzanotte e mezza...dopo voglio solo schiantarmi sul letto avvolta nel piumone; )

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una

Foto

Le foto sono tremende. Hanno un potere enorme: fissano attimi e te li sbattono inaspettatamente in faccia investendoti di ondate di nostalgia o commozione o di senso-del-tempo-che-passa (e troppo in fretta). Qualcuno è puntualmente ritratto mentre mangia, con la bocca piena e storta, qualcun altro in pose poco credibili, qualcun altro fa invidia a tutti per la sua fotogenicità, ad altri ancora viene messo in evidenza il nasone o il ciuffo storto, o le occhiaie troppo marcate. Spesso non ci si piace e quello che voleva essere un bel ricordo diviene spesso occasione per rimbrotti o risate collettive. Nelle case di tutte le supermamme girano foto di ogni tipo: chi le classifica ordinandole cronologicamente commentando ogni immagine; chi le tiene alla rinfusa in scatole da scarpe, con finta noncuranza; chi le conserva ancora nei vecchi portafoto anni Settanta dai colori arancione o verde sgargiante; chi le digitalizza, le stampa, le ingrandisce, le regala, le riproduce periodicamente per

De supermatribus (1)

Quante supermamme incontro? tantissime, a partire dalle 7.45 davanti alla porticina secondaria della scuola dove i bambini entrano prima. Le vedo truccate, curate, sulle loro auto, nei loro pensieri, che raccolgono le forze per iniziare una nuova lunga giornata e mettere assieme i pezzi delle vite di tutti. Le vedo in bicicletta con due seggiolini vuoti, uno davanti e uno dietro, senza ombrello sotto la pioggia, correre verso casa dalla stazione perchè devono raggiungere i loro piccoli come mamma aquila, gufa, leonessa, con il loro stesso fiero istinto di proteggere, nutrire, riscaldare i cuccioli anche alle 8 di sera quando è buio e la giornata dovrebbe essere alla fine e loro devono reinventarsi le energie per il più importante momento della giornata. Le supermamme sono di specie molto diversa, alcune sono talmente diverse che in comune hanno solo il fatto di essere supermamme. penso ad alcune supermamme molto graffianti con la bocca vistosamente contornata di rosso, con