La supermamma per definizione porta pesi e sopporta. Lo fa con amore, con dedizione, pazienza, a volte con stanchezza e inquietudine.
Ma alcune supermamme si trovano a dover portare un peso che non avevano messo in conto. Succede quando si trovano sole, abbandonate, ferite, lasciate.
Non si sa perché di punto in bianco loro non vanno più bene e vengono scartate, le responsabilità individuali vengono rinfacciate all’infinito, al dialogo e alla costruzione si è preferita la rinuncia, qualcun’altra è magari pronta a rimpiazzarle. E si trovano sole. Ma supermamme.
La ricostruzione diventa paradossalmente più difficile perché non devono leccare solo le proprie ferite ma pensare alla salvaguardia dei loro cuccioli. Da proteggere e accudire se sono cuccioli cuccioli, da sostenere e far crescere se stanno entrando nella fase difficile di cambiamento che già destabilizza tutti, genitori e figli.
Devono provvedere da sole alla ricerca di cibo, sostentamento e salute, devono pensare da sole a cosa sarà meglio fare, devono scegliere da sole, devono far quadrare i conti da sole, devono pensare da sole senza quella meravigliosa risorsa della condivisione su cui prima potevano contare. Che effetto poi andare a letto la sera e sentire quella parte fredda e vuota. Non vogliono pensare agli abbracci che ora scalderanno altre, non vogliono pensare al senso di inadeguatezza e dolore che ora le pervade. Stringono i denti e mandano giù lacrime e sanno che devono portare rispetto per amore dei loro figli. Proprio loro che non sono state rispettate.
Può succedere che trovino un altro compagno di volo ma comunque dopo molto tempo e sofferenza. Per ora, le supermamme abbandonate, sono sole e la lotta quotidiana per la vita è più tenace che mai.
Ma alcune supermamme si trovano a dover portare un peso che non avevano messo in conto. Succede quando si trovano sole, abbandonate, ferite, lasciate.
Non si sa perché di punto in bianco loro non vanno più bene e vengono scartate, le responsabilità individuali vengono rinfacciate all’infinito, al dialogo e alla costruzione si è preferita la rinuncia, qualcun’altra è magari pronta a rimpiazzarle. E si trovano sole. Ma supermamme.
La ricostruzione diventa paradossalmente più difficile perché non devono leccare solo le proprie ferite ma pensare alla salvaguardia dei loro cuccioli. Da proteggere e accudire se sono cuccioli cuccioli, da sostenere e far crescere se stanno entrando nella fase difficile di cambiamento che già destabilizza tutti, genitori e figli.
Devono provvedere da sole alla ricerca di cibo, sostentamento e salute, devono pensare da sole a cosa sarà meglio fare, devono scegliere da sole, devono far quadrare i conti da sole, devono pensare da sole senza quella meravigliosa risorsa della condivisione su cui prima potevano contare. Che effetto poi andare a letto la sera e sentire quella parte fredda e vuota. Non vogliono pensare agli abbracci che ora scalderanno altre, non vogliono pensare al senso di inadeguatezza e dolore che ora le pervade. Stringono i denti e mandano giù lacrime e sanno che devono portare rispetto per amore dei loro figli. Proprio loro che non sono state rispettate.
Può succedere che trovino un altro compagno di volo ma comunque dopo molto tempo e sofferenza. Per ora, le supermamme abbandonate, sono sole e la lotta quotidiana per la vita è più tenace che mai.
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