Passa ai contenuti principali

triduo pasquale

Le supermamme in questi giorni di "triduo" sentono riaffiorare dentro di loro immagini e sensazioni sopite in angoli lontani della memoria. Riaffiora il primo giorno di vacanza, il giovedì, a gironzolare tra prato- strada- garage finchè la giornata ormai più lunga portava le ombre del crepuscolo e il fresco, mentre i propri genitori erano impegnati a travasare il vino nelle bottiglie succhiando da quella cannuccia. Il venerdì le supermamme stavano al sole del pomeriggio a giocare (e che altro sennò) ma si ricordano che alle tre in punto pensavano a nostro Signore in croce, con una strana sensazione che quel tepore e quella gioia dentro stridessero con il temporale e il cielo scuro che caratterizzarono quel giorno in cui ora trasmettevano solo musica classica. E il sabato, poi, spesso radioso di luce, da assaporare ancor più che il giorno di Pasqua stesso, si concludeva sempre con il rito di pittura delle uova, in cucina. Uova da rompere il giorno dopo in una battaglia famigliare a chi aveva il guscio più duro (e quasta tradizione non si potrà mica abbandonare, no?)
E le supermamme rivivendo questi flash del loro passato così recente e remoto sanno che oltre al vetro della memoria stanno pensando alle loro creature e si chiedono cosa delle odierne giornate resterà nei cuccioli da grandi e se quella strana ancestrale sacralità che permeava quei giorni esista ancora nei loro figli e se questo non dipenda forse da loro, meno certe, sicure, tradizionali e più alla ricerca delle loro supermamme. E si chiedono "chissà se è un bene o un male".
Buona Pasqua a tutti!

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Prima persona singolare

Esco dal mazzo delle supermamme e dei loro pensieri e prendo la parola. Da sei anni provo a raccontare me stessa e le altre come me attraverso questo blog. Voleva essere una specie di trattato “ de supermammibus ” una carrellata di ritratti, atteggiamenti, manie, paranoie, pensieri ed emozioni propri a chi fa il mestiere, difficile, sorprendente e meraviglioso, della mamma (che poi si intreccia a quello della figlia, della donna, della famiglia, di chi vive). Non so se ci sono riuscita, non so se, invece che parlare di noi , ho parlato solo di me ; non so se il mio punto di vista sulla vita abbia poi interessato qualcuno. Non sono riuscita a trasformare il blog in uno scambio di idee e, se da un lato questo confronto mi faceva paura, alla fine un riscontro mi è mancato. Il marketing pro domo mea (inglese + latino, che sfoggio!) non mi è mai riuscito: magari ho trovato casa, fidanzato, lavoro alle amiche e poi non ho avuto il coraggio di prendere il bidet nuovo per me. Credo sia una ...

Ragazzine

Le supermamme guardano distrattamente le loro figlie femmine, quelle coccolone e morbide, quelle vezzosette e chiacchierone, quelle che cominciano ad avere le amiche del cuore, quelle che non riescono a trovare la loro, quelle che ormai passano tanto tempo sui libri, quelle che ancor più distrattamente sono già ragazzine. Donne loro, le supermamme, donne saranno loro, le proprie figlie. Ma come? Dentro c’è il loro modello, c’è quello che hanno fatto, provato, vissuto, sentito; quello per cui hanno gioito o sofferto, le battaglie che hanno intrapreso e quelle che stanno ancora combattendo, quello che hanno perso e quello che hanno trovato. Ma per quelle bambine che scappano, cosa si immaginano, cosa desiderano? quale felicità? Non riescono a pensarle diverse da sé, ma neppure uguali. Le vorrebbero, sicure, forti, capaci di muoversi nelle tempeste, passionali e decise in amore, capaci di coltivare i loro sogni, di investire nel futuro con le idee geniali che già ora hanno, di costrui...

Tempo per

Le supermamme che per motivi diversi decidono di tenere un blog non sanno che in certi periodi dell’anno persino mettersi al pc e scrivere può essere un’impresa ardua. La loro ispirazione e le loro idee sono talvolta destinate a fluttuare nella mente per giorni, imbrigliate nel corpo senza che sia loro concesso di trasformarsi in lettere, parole, pagine scritte. Le supermamme corrono così tanto e si dedicano così incessantemente ad altro che, quando possono, invece di riflettere virtualmente sul loro essere, preferiscono tentare di essere, per non sottrarre tempo ai cuccioli, al compagno e magari anche a loro stesse. Il blog a volte può aspettare, se c’è voglia di un rotolamento sul lettone a fare “mamma grufola”, se c’è necessità di dire ciò che si sente e si pensa a chi si ama, se la pioggia dà un attimo di tregua e c’è la possibilità di fare un giro da sole in centro con la bici. Sarebbe bello che le supermamme avessero sempre del tempo per tutto questo, per altro, e per scrivere il...